FOCUS
Il design italiano
Nell’Italia del secondo dopoguerra la produzione industriale è fortemente influenzata dalle sperimentazioni del mondo dell’arte e raggiunge una notevole qualità grazie alla collaborazione
tra i designer e le aziende.
Si mettono a punto nuovi materiali e tecnologie inedite, inoltre si elaborano nuove forme e nuove tipologie di prodotti. Un aspetto importante è, in particolare, la diffusione delle materie
plastiche, usate per esempio nella poltrona
Up 5 “Donna” di Gaetano Pesce, realizzata in schiuma di poliuretano: la poltrona, simile a una scultura morbida e arrotondata, era venduta appiattita in una grande busta e, una volta aperta la confezione, si gonfiava dando vita a un comodo elemento d’arredo dalla forma inusuale.
Il design invade anche la dimensione
più quotidiana: un esempio sono gli oggetti per la casa disegnati da Stefano Giovannoni per Alessi, che con i loro colori sgargianti e le loro forme fantasiose sembrano usciti dal mondo dei cartoni animati.
I risultati ottenuti dall’Italia nei settori dell’arredamento, degli oggetti d’uso, della moda e delle automobili – basti pensare alla Ferrari, riconosciuta in tutto il mondo come garanzia di stile e affidabilità tecnologica – hanno fatto sì che il nostro Paese sia diventato oggi un punto di riferimento a livello internazionale.