L’ARTE CONTEMPORANEA

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Robert Rauschenberg

Monogram

IL SOGGETTO

Robert Rauschenberg (Port Arthur, Texas 1925-Captiva Island, Florida 2008) è considerato l’ideatore del “Combine Painting”, che letteralmente significa dipinto combinato o combinatorio. Questa tecnica si serve di solito di un supporto ligneo sul quale vengono assemblati, “combinati”, vari materiali di scarto che sono in questo modo riportati a nuova vita.
Nelle opere di Rauschenberg compaiono così gli oggetti più disparati come sedie, animali imbalsamati, fotografie, ritagli di giornali o di fumetti, stoffe, ferri, pezzi di legno ecc.
Si tratta di oggetti recuperati dalla vita quotidiana, spesso simbolo della società dei consumi o appartenenti alla dimensione del ricordo.

L’opera racconta

Contrariamente alla tradizione, per Rauschenberg il quadro non è un oggetto da appendere alla parete, ma da posizionare in orizzontale: cambiano quindi sia la collocazione sia il punto di vista convenzionale.

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L’opera, un grande combine, si compone di un supporto ligneo di medio spessore sopra il quale sono collocati orizzontalmente pezzi di legno di recupero – sui quali sono impresse delle stampe – in parte dipinti per mimetizzarsi e “scomparire” nel supporto, in parte lasciati con gli originari caratteri tipografici stampati in bella vista.

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La base è dipinta, oltre che con il nero, con i colori tipici delle terre, nei toni dei marroni e degli ocra, stesi in maniera veloce e non uniforme, a creare una sorta di reticolato geometrico. In alcuni punti il supporto è “macchiato” con pennellate bianche e luminose, mentre in altri compaiono tocchi di colore rosso che catturano l’attenzione dell’osservatore.

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Sul piano è collocato il copertone della ruota di un’automobile dipinto con un colore chiaro e, in corrispondenza del battistrada, lasciato del colore originale.

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Incorniciata dal copertone, spicca la testa impagliata di una capra con grandi corna sporgenti. Anche il muso della bestia presenta macchie e colature fatte con i colori primari: il colore è per Rauschenberg uno strumento per fondere pittura e scultura.
La capra è con tutta probabilità l’evocazione di un ricordo infantile. Posta al centro dell’opera e trasformata dal gesto artistico, la testa dell’animale evoca una capretta posseduta da Rauschenberg da bambino ed è come sospesa tra la dimensione quotidiana – vicina a oggetti come il copertone – e lo spazio del sogno e del ricordo.

 

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni