Richard Serra

Da giovane, l’americano Richard Serra (San Francisco 1939) lavora in un’acciaieria per mantenersi durante gli studi. Questa esperienza si rivelerà molto importante per la sua arte: per tutta la sua carriera infatti Serra crea grandi sculture con lamiere metalliche arrotolate o saldate insieme; con il trascorrere del tempo i metalli si ossidano e si ricoprono di patine scure o di ruggine, che mutano l’immagine delle opere.
Serra aderisce in pieno alla corrente del cosiddetto Minimalismo, che privilegia la semplicità esecutiva, proponendo forme primarie e monocromatiche, realizzate con materiali freddi spesso derivati da processi produttivi industriali, come appunto il metallo: è un’arte che non vuole suscitare emozioni o comunicare significati più o meno nascosti, ma rappresentare soltanto la capacità dell’artista di impiegare al meglio la propria ragione, per calcolare con esattezza le dimensioni e gli equilibri di strutture rigorose ed essenziali.
Spesso Serra lavora nel sito in cui le opere dovranno essere collocate, realizzando sculture molto grandi rispetto all’osservatore, pensate per essere esposte in luoghi specifici e per essere percorse dal pubblico al loro interno.

Un castello in equilibrio

La scultura Sostegno da una tonnellata (1) è del tutto astratta e si basa su solidi geometrici estremamente semplici: quattro grandi lastre di piombo sono appoggiate l’una all’altra con precisione millimetrica a formare una specie di “castello di carte”, che si regge grazie alla pressione reciproca dei vari elementi che lo compongono. In questo caso il titolo non rimanda ad alcun tema figurativo, ma solo alla forma e al peso della scultura.

Sculture da attraversare

Tra le più famose composizioni di Richard Serra c’è The Matter of Time (2), esposta al Museo Guggenheim di Bilbao, in Spagna: essa rappresenta una profonda riflessione sulla fisicità dello spazio attraversato e modificato dal gesto artistico. Nel vasto ambiente del museo, per cui l’opera è stata appositamente costruita, il pubblico attraversa la scultura, costituita da lastre disposte in doppia ellisse, con effetti sempre nuovi di percezione del movimento e dello spazio, come in una sorta di moderno labirinto.