Frank Lloyd Wright

IL PRIMO NOVECENTO

Frank Lloyd Wright

Wright (Richland Center, Stati Uniti 1867-Phoenix 1959) compie le sue prime esperienze di lavoro a Chicago nello studio di Louis Sullivan, il padre dell’architettura moderna americana. Wright definisce la propria architettura “organica”, perché pone al centro il rapporto tra l’uomo, lo spazio abitato e la natura. Wright disegna un gran numero di residenze unifamiliari che si proiettano nel verde di bellissimi giardini grazie a forme dilatate in orizzontale e a tetti caratterizzati da ampie falde. Nel corso della sua lunga vita progetta anche musei, alberghi, uffici ed edifici religiosi.

Un esempio di architettura organica

Per Wright “l’architettura proviene dalla terra”, e attraverso le forme e i materiali deve legarsi strettamente al luogo in cui sorge. Casa Kaufmann (1), nota anche come “casa sulla cascata”, si trova in un bosco, sospesa sul salto di un torrente; espandendosi in orizzontale, la costruzione cerca un’integrazione con lo splendido ambiente roccioso in cui è collocata. Gli spazi abitativi e le terrazze sono sostenuti da grandi “vassoi” di cemento armato, ma le superfici esterne in pietra a vista e colori naturali dialogano in modo armonico con il paesaggio circostante.

Un edificio spiraliforme

Negli ultimi anni della sua vita Wright disegna edifici caratterizzati da forme curve o circolari, alla ricerca della massima espressione dell’architettura organica. Il Museo Guggenheim di New York (2) presenta una rampa che sale verso l’alto, sviluppandosi a spirale attorno a un atrio circolare centrale; lungo il percorso in salita sono esposte le opere d’arte. Le figure del cerchio e della spirale si fondono in uno spazio continuo e armonioso di assoluta originalità. Le pareti intese come elemento divisorio scompaiono: il museo si trasforma così in un lungo nastro, leggermente inclinato in modo da riprodurre l’angolazione dei cavalletti dei pittori. L’edificio stesso diviene un’opera d’arte che ne contiene altre al suo interno.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni