Paul Klee

IL PRIMO NOVECENTO

Paul Klee

Paul Klee (Münchenbuchsee 1879-Muralto, Svizzera 1940) nasce in Svizzera, ma compie gran parte del suo percorso artistico in Germania, dove vive per molti anni fino alla definitiva affermazione del Nazismo.
Nella sua formazione è decisivo il viaggio a Tunisi del 1914: lì entra in contatto con i colori caldi del Mediterraneo e sviluppa una nuova sensibilità per la luce e la semplificazione delle forme, oltre a una spiccata spontaneità espressiva, che diventa un carattere distintivo della sua opera. Dal 1919 al 1930 insegna alla scuola del Bauhaus (p. 436).

Emozioni, ricordi e sogni

Klee è uno degli esponenti più originali della corrente astratta. Nelle sue opere ricerca l’emozione interiore, raffigurando gli oggetti in maniera molto semplificata attraverso geometrie chiare e precise. Di tanto in tanto inserisce piccoli elementi realistici, evocando ricordi e sensazioni dirette.
Per Klee, figlio di due musicisti, è inoltre molto importante la musica: nelle sue tele si ritrovano atmosfere fantastiche, delicate e quasi da sogno, che sembrano uscire magicamente dalle corde del violino che lui stesso amava suonare.
In Piccolo quadro di pino (1) l’unico elemento che imita la natura è il piccolo albero in alto a sinistra, delineato con pochi semplici tratti, come se fosse il disegno di un bambino.
Il contesto in cui si trova l’albero è reso con linee semplici, rette e oblique, che creano dei quadrilateri. Il nero in basso richiama la terra, e le molteplici gradazioni della parte superiore del dipinto suggeriscono le mille sfumature di un cielo reale, scaldato da un sole arancio che spicca in alto.
L’astrattismo di Klee mantiene sempre una parte “figurativa”, in cui si conserva un esile riferimento alla realtà.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni