Le arti decorative

LE CIVILTÀ FLUVIALI >> L’arte egizia

Le arti decorative

La straordinaria eleganza che caratterizza tutta l’arte egizia si ritrova anche nelle opere di alto artigianato, come i gioielli, e nella produzione più domestica, dalle ceramiche ai mobili, alle sculture di piccolo formato.

Preziosi gioielli…

Tra gli oggetti di oreficeria prevalgono quelli in oro, a volte arricchiti con pietre dure o preziose: diademi, bracciali, cinture, pendenti, spille, anelli e l’usekh, collare costituito da giri di perline, pendenti e altri piccoli pezzi (1).
Uno degli elementi decorativi più ricorrenti è lo scarabeo, simbolo di rinascita, come si può osservare nel prezioso pendente (2) proveniente dal ricco corredo della Tomba di Tutankhamon.
Al centro del gioiello, uno scarabeo alato in calcedonio (una pietra dura) regge, con due delle zampe inferiori, il papavero e il fiore di loto, che rappresentano l’Egitto. In alto l’Occhio di Horus, simbolo di benessere, è affiancato da due cobra; ancora più in alto si trova un disco con tre divinità.

… e ceramiche blu

Gli Egizi sono i primi a produrre oggetti in ceramica “invetriata” (così chiamata perché risulta lucida e liscia come vetro), ottenuta applicando alle terrecotte dipinte una particolare vernice prima di una seconda cottura. Con questo materiale si realizzano contenitori destinati al cibo o ai cosmetici, oppure piccole statuette per i corredi funebri: coccodrilli, gatti, scarabei, ippopotami, ma anche soggetti domestici come agricoltori al lavoro, birrai, pescatori, operai.
La tipica ceramica invetriata è di colore blu intenso, come si vede nell’ippopotamo qui raffigurato (3) proveniente da un corredo funebre, che rappresenta una divinità protettrice delle partorienti. L’ambientazione acquatica è resa in modo efficace dipingendo un uccello e alcune piante tipiche di un corso d’acqua direttamente sul corpo dell’animale.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni