Georges Braque

IL PRIMO NOVECENTO

Georges Braque

Il francese Georges Braque (Argenteuil 1882-Parigi 1963) è uno dei più importanti artisti cubisti. Tra il 1908 e il 1912 lavora a stretto contatto con uno dei geni del movimento e dell’intero secolo, Pablo Picasso, tanto che spesso le opere prodotte dai due in questi anni sono quasi indistinguibili.

Un suonatore “scomposto”

Le opere cubiste di Braque riflettono un profondo interesse per la scomposizione geometrica e prospettica degli oggetti: la tela intitolata Uomo con chitarra (1) assomiglia a un puzzle geometrico a tre dimensioni, dove l’occhio dell’osservatore è stimolato a ricomporre il soggetto rappresentato, come se lo guardasse attraverso una finestra con il vetro incrinato. Pochissimi elementi, oltre al titolo, suggeriscono che si tratta di una figura umana con uno strumento musicale: nella parte superiore si distinguono un naso e una bocca, a indicare un viso, e al centro si vedono il manico e le corde della chitarra. La raffigurazione è pervasa da un senso di razionalità e serenità, accentuate da una gamma di colori uniforme, che sfrutta le gradazioni del verde e del marrone, con colpi di luce creati dal giallo.

La pittura e la carta

Le composizioni di Braque sono molto innovative nel panorama artistico del Novecento anche perché l’artista è uno dei primi a inserire nella tela ritagli di giornale e carte da gioco, secondo il procedimento tipico del Cubismo.
Nel 1912 realizza il suo primo collage, Fruttiera e bicchiere (2): per simulare l’ambiente in cui è collocata la natura morta, incolla sulla tela tre fogli diversi di carta da parati finto-legno, ai quali sovrappone il disegno a carboncino. I caratteri tipografici si uniscono alle forme disegnate e riconoscibili, come l’uva in alto, e assumono la stessa importanza; inoltre, orientano la lettura dell’opera.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni