IL PRIMO NOVECENTO

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Il movimento nella scultura e nella pittura

Umberto Boccioni

Forme uniche della continuità nello spazio

I SOGGETTI

Queste due opere sono realizzate rispettivamente da Boccioni e Balla, tra i maggiori esponenti del Futurismo. Entrambe hanno come tema la raffigurazione del movimento in quanto simbolo della velocità e del progresso tecnologico, di cui l’arte futurista si faceva portavoce. I due artisti, con modalità e tecniche differenti, esprimono la volontà dell’uomo moderno di superare il passato, compresa l’arte tradizionale, considerata arretrata.

L’opera racconta

La scultura in bronzo realizzata da Umberto Boccioni è considerata uno dei capolavori della scultura moderna per la sua capacità di rappresentare non solo un soggetto in movimento, ma il movimento stesso.
Boccioni raffigura una vigorosa figura maschile che avanza nello spazio a grandi passi, come in una marcia militare.
Le gambe sono sproporzionate rispetto al resto del corpo; il busto è creato attraverso l’accostamento di più elementi che sembrano, a prima vista, addossati casualmente; mancano del tutto le braccia, e la testa appare più piccola rispetto alla totalità del corpo; il volto è risolto geometricamente attraverso piani e linee che si intersecano creando effetti chiaroscurali.
L’artista mira a restituire la vera raffigurazione del movimento: per questo rende visibile la lunga scia lasciata dallo spostamento di un corpo che si muove lungo una direzione costante nello spazio (da cui il titolo), visibile soprattutto nelle sporgenze addossate alle gambe e al dorso.
Quest’opera non presenta un unico punto di vista: osservandolo di profilo, il dorso sembra gonfio ed eccessivamente pesante perché la luce si riflette sulla superficie levigata; visto di fronte, invece, sembra più leggero in quanto è incavato e quindi in ombra.

 

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Giacomo Balla

Dinamismo di un cane al guinzaglio

L’opera racconta

Diversa appare la raffigurazione del movimento nell’opera pittorica di Balla, più semplice da capire in quanto più vicina al nostro modo di rappresentarla, con tante immagini scomposte e replicate in successione, come in un filmato.
In primissimo piano percepiamo il movimento dinamico semicircolare delle zampe anteriori e posteriori e della coda del cane, diretto verso sinistra, mentre le orecchie si muovono dall’alto verso il basso.
Il guinzaglio, in primo piano, è l’elemento di unione tra le due figure: una fine e lunga catenella che disegna archi nello spazio.
In secondo piano è posta la donna, della quale si vedono solo il bordo della gonna e i piedi che si muovono allo stesso ritmo delle zampe del cane.

 

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni