Gustave Courbet

L’OTTOCENTO

Gustave Courbet

Gustave Courbet (Ornans, Francia 1819-La-Tour-de-Peilz, Svizzera 1877) è il pittore che dà avvio alla tendenza realista nella Francia di metà Ottocento. È anche il primo a usare il termine “realismo” per definire un’arte che non vuole imitare il passato o seguire la fantasia, ma occuparsi solo di quella che Courbet definisce “la verità vera”. Rifiuta quindi il Romanticismo e le idealizzazioni per rappresentare la vita e i problemi delle persone in carne e ossa, i paesaggi naturali, i ritratti di donna.

Una scena rurale per una grande tela

Fin da giovane Courbet si appassiona alle questioni sociali e alla dura vita dei contadini della sua terra.
A trent’anni partecipa a un’esposizione pubblica con un’opera che raffigura un semplice funerale di campagna (1), con una folla di paesani a grandezza naturale (i veri partecipanti al funerale di un suo zio). La qualità della pittura è alta, degna di un grande quadro storico o mitologico, ma averla applicata a un soggetto così modesto provoca le reazioni scandalizzate della critica e del pubblico: il dipinto è una sorta di “presa diretta” del presente, non trae ispirazione dalle vicende del passato o dalle epopee storiche ma, radicato nella contemporaneità quotidiana dell’artista, analizza in modo spregiudicato la realtà. Le figure degli umili partecipanti al funerale si affollano in primo piano con le loro fisionomie contadine, quasi rozze e caricaturali, senza idealizzazioni, mentre nel bordo inferiore del quadro si apre la grande fossa preparata per la sepoltura, dove sembra quasi che lo spettatore, se si avvicinasse troppo alla tela, potrebbe precipitare.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni