Dante Gabriel Rossetti

L’OTTOCENTO

Dante Gabriel Rossetti

Contrastare le rigide regole della pittura ufficiale è l’obiettivo di un gruppo di pittori inglesi che si riuniscono nella Confraternita Preraffaellita: come dice il nome, quest’associazione prende a modello l’arte prima di Raffaello, giudicata più spontanea rispetto agli sviluppi successivi.
Rossetti (Londra 1828-Birchington 1882), che fa parte di questo circolo, porta avanti una linea originale, in cui un raffinato realismo si unisce al continuo richiamo al Medioevo. L’età medievale non è però rappresentata in una dimensione pienamente storica, ma come un’età mitica, a cui ispirarsi per resuscitare un sincero fervore religioso e sentimenti di solidarietà fra gli uomini.

Bellezza e simbolo

Nel dipinto Ecce ancilla Domini (1), che ha per soggetto l’Annunciazione, per esempio, Rossetti rappresenta la Madonna con l’aspetto di una giovane comune, priva di qualsiasi segno visibile di sacralità, a eccezione dell’aureola intorno alla testa. Colpisce il senso di stupore e timore che il pittore riesce a imprimere sul suo volto, comunicando con efficacia uno dei messaggi principali dei Vangeli: la purezza e la modestia della madre di Cristo.
Molto “terreno” e umano appare anche l’angelo, con l’aureola ma senza ali.
L’artista si avvale di un uso simbolico del colore: l’intero dipinto è giocato sui toni del bianco, che suggerisce un’idea di purezza; il blu del paravento è il colore che per tradizione contraddistingue la regina della cristianità, mentre la stola rossa in primo piano allude alla Passione di Cristo.

Interpreti d’eccezione per rappresentare valori universali

Rossetti sceglie due famosissimi esponenti del Medioevo italiano, il poeta Dante Alighieri e il pittore Giotto, come protagonisti di un’opera (2), ribadendo il suo interesse per questo periodo storico.
L’artista evoca in modo efficace l’atmosfera della Firenze medievale e delle “botteghe” due-trecentesche. Fra i personaggi rappresentati ci sono anche Beatrice, la donna amata da Dante, e il poeta Cavalcanti: in questo modo il pittore ha voluto rappresentare l’arte, l’amore e l’amicizia, valori universali e senza tempo.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni