John Constable

L’OTTOCENTO

John Constable

Il paesaggio, la campagna, la vita quotidiana ritratti dal vero sono i soggetti prediletti di Constable (East Bergholt, Inghilterra, 1776-Londra 1837). La sua sensibilità per la natura e per le variazioni della luce durante il giorno lo portano a sviluppare un modo di dipingere rapido, con una stesura del colore veloce e vibrante. La sua tecnica non è accolta in modo positivo in Inghilterra, mentre ottiene successi in Francia, dove il pittore nel 1824 vince una medaglia d'oro al Salon di Parigi.

Una passione per le nuvole

Cieli nuvolosi, con nubi basse, alte o semplicemente nebbie dense: le trasformazioni del tempo meteorologico affascinano l’artista, proprio nel momento storico in cui la scienza inizia a studiare i fenomeni naturali alla base del ciclo dell’acqua. Dare corpo alle microscopiche gocce di vapore acqueo che formano le nuvole è una sfida difficilissima. Nei numerosi dipinti dedicati a questo soggetto, come questo Studio di nuvole a Hampstead (1), l’artista porta l’osservatore a volare fra le nuvole insieme a lui.
Constable ripropone spesso gli stessi temi, cercando ogni volta il modo migliore di catturare sulla tela la complessità della scena che gli si presenta davanti, con sentimento e realismo.

Il paesaggio che abbraccia la cattedrale

Oggi come ieri l’architettura gotica della Cattedrale di Salisbury affascina i visitatori per la verticalità delle sue torri e delle sue guglie, che giocano con la luce grazie alle grandi vetrate. Constable dipinge tre quadri che hanno come soggetto la grande chiesa medievale; in quello del 1831 (2) la resa del paesaggio circostante è un aspetto importante per l’artista, che dà prova di grande maestria nel dipingere l’arcobaleno e le nuvole sullo sfondo.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni