L’OTTOCENTO

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Eugène Delacroix

La Libertà che guida il popolo

LA STORIA

Le “tre Gloriose Giornate di Parigi”, che si svolgono tra il 27 e il 29 luglio del 1830, vedono l’insurrezione del popolo parigino contro il governo oppressivo e totalitario di Carlo X. L’evento che scatena la rivolta è la soppressione della libertà di stampa, che di fatto nega l’indipendenza dei cittadini.
Delacroix dipinge in soli tre mesi questa tela di grandi dimensioni. Esposta al Salon del 1831, inizialmente desta grande scandalo per il nudo femminile, ma nel corso degli anni diviene una delle immagini più rappresentative della Francia, tanto da essere stampata sulle banconote da 100 franchi.

L’opera racconta


1

Il dipinto presenta uno schema piramidale; una figura femminile che incarna la Libertà viene posta al centro in primo piano, a rappresentare idealmente il vertice della piramide. La donna, per la quale Delacroix si ispira alla statuaria greca antica, ha il volto di profilo, rivolto verso il popolo che, sulla sinistra alle sue spalle, viene condotto e guidato nella rivolta; nella mano sinistra impugna un fucile a baionetta, mentre con la destra solleva e sventola il tricolore francese in segno di esortazione. Indossa abiti popolani e il berretto frigio, uno dei simboli della Rivoluzione Francese.

2

A destra della fanciulla è dipinto un ragazzino che impugna delle armi; a sinistra un giovane con abiti eleganti e cappello a cilindro, il cui volto è l’autoritratto del pittore. Ai piedi della Libertà, un uomo inginocchiato sulle barricate quasi distrutte, in pietra e legna, la contempla con sguardo supplichevole.

3

In primissimo piano si stagliano i cadaveri degli uomini che sono caduti in combattimento: un uomo seminudo sulla sinistra e due giovani, soldati con molta probabilità, sulla destra.

4

Sullo sfondo a destra l’artista dipinge la città di Parigi data alle fiamme: vi si possono riconoscere le alte torri della Cattedrale di Notre-Dame; il fumo ricopre e colora il cielo azzurro di grigio e bianco.
Sulla sinistra, il corteo di rivoltosi – le cui armi, oltre agli abiti, evidenziano la diversa provenienza e l’appartenenza a classi sociali diverse – diventa quasi una massa informe che si muove tutta nella direzione della Libertà.

Il colore, che non è utilizzato in modo realistico, evidenzia sia il cromatismo brillante del tricolore sia l’allegoria della Libertà: questa viene colpita da una luce irreale e simbolica. Emergono inoltre nella rappresentazione, caratterizzata da pochi contrasti luminosi e dall’utilizzo dei colori grigio e marrone nelle sue diverse varianti, la camicia azzurra dell’uomo inginocchiato e il calzino indossato dal cadavere.

 

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni