IL CINQUECENTO

     analisi d’opera attiva 

Niccolò Tribolo, Giorgio Vasari

La Grotta degli Animali di Castello

dal 1543 ca. Firenze, Villa Medicea di Castello.

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A metà del Cinquecento un antico possedimento dei Medici, presso Firenze, viene trasformato in un elegante complesso con villa, giardino e fontane.
Nel vasto spazio verde alle spalle della villa si trova la bellissima Grotta degli Animali, chiamata così perché arricchita da sculture di animali.
Non si conosce con certezza il significato di queste raffinatissime opere. L’ipotesi più probabile è che fosse prevista al centro della grotta un’alta statua raffigurante Orfeo che con la sua lira suonava melodie in grado di ammansire gli animali, anche i più feroci.

  • Quali sono gli animali rappresentati? In quale posa? Sono collocati tutti sullo stesso piano? Dove poggiano?

La grotta in realtà è un ambiente in muratura, costruito e decorato per sembrare una caverna naturale, secondo una moda che si diffonde nel Cinquecento e nel Seicento. Il sistema delle acque che fuoriuscivano dalle pareti costituiva un elemento fondamentale nella decorazione della grotta, ma da molto tempo non è più funzionante. L’acqua si raccoglieva nelle grandi vasche marmoree poste sotto gli animali, da cui tracimava in continuazione sul pavimento di sassi realizzato con diversi colori, i quali una volta bagnati assumevano una tinta vivace e brillante.

  • Quale forma ha la grotta? Come sono rivestite le pareti? Quale materiale naturale vogliono simulare? Quali decorazioni sono presenti sull’arco all’interno della grotta?
Competenze

Svolgi una ricerca, anche iconografica, sulla Villa Medicea di Castello e la Grotta degli Animali: approfondisci soprattutto l’aspetto relativo alle varie trasformazioni e ai restauri di cui è stata protagonista. Realizza poi una breve presentazione da esporre in classe.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni