Pontormo

IL CINQUECENTO

Pontormo

Jacopo Carrucci (1494-Firenze 1557) è un pittore nato nel piccolo borgo di Pontorme, fra Firenze e Pisa, da cui ha preso il proprio nome d’arte. La sua grande abilità di disegnatore è testimoniata dai numerosissimi disegni conservati nei più importanti musei del mondo.
La pittura di Pontormo, che incarna perfettamente il Manierismo, è in continua evoluzione: il punto di partenza è l’esempio di Leonardo e Raffaello, su cui però si inserisce un’ammirazione fortissima per l’opera di Michelangelo. Questo rapporto con i due grandi maestri caratterizza l’opera dell’artista: da Michelangelo, Pontormo riprende la definizione scultorea dei corpi e una tavolozza di colori freddi e acidi; da Raffaello deriva la chiarezza dei contorni e la razionalità della composizione, oltre all’ atmosfera priva di drammaticità delle scene, nelle quali i sentimenti sono espressi in modo disciplinato e pacato.

Quasi una danza

Il Trasporto del Cristo al sepolcro (1) è considerato una delle opere in cui l’influenza della “maniera” di Michelangelo è più evidente. Nello stesso tempo, tuttavia, la grazia che lo pervade rivela il debito dell’artista nei confronti di Raffaello. Attraverso il disegno, di cui Pontormo è maestro straordinario, l’artista dà forma a corpi dall’anatomia definita fin nei dettagli. Ogni movimento è studiato con molta accuratezza e le figure si combinano fra di loro quasi in una danza fluida e armonica. La tristezza dell’evento raffigurato, cioè il trasporto del corpo senza vita di Cristo, è comunicata senza accenti drammatici, grazie all’armonia della composizione.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni