Giovanni Bellini

IL QUATTROCENTO

Giovanni Bellini

Giovanni Bellini (Venezia 1433 ca.-1516) è considerato il grande innovatore della pittura veneziana, che grazie al suo esempio si allontana definitivamente dal Gotico internazionale ed entra nel pieno Rinascimento.
Nelle opere di Bellini colpiscono la luce naturale e la morbidezza delle forme, sfumate con grande accuratezza. Molta importanza ha anche il paesaggio, che fa da sfondo alla scena in primo piano: vasti scenari montani o collinari in cui a volte ci sono specchi d’acqua che riflettono il cielo oppure semplici villaggi affacciati sulle rive.

Un quadro nel quadro

La luce naturale investe tutti gli elementi della Pala di Pesaro (1), dai personaggi in primo piano al paesaggio retrostante.
Qui l’episodio dell’Incoronazione della Vergine tra i santi Paolo, Pietro, Girolamo e Francesco è ambientato, anziché in cielo, sulla terra: la Vergine e Cristo sono inquadrati da un trono marmoreo nella cui spalliera si apre una finestra che lascia intravedere, come un quadro nel quadro, un paesaggio straordinariamente vivo, con un tratto di mura protetto da torri che sale verso la cima di un colle dove si trova un castello.

 >> pagina 221 

Soggetti religiosi

Bellini dipinge soggetti prevalentemente religiosi, come le Madonne col Bambino e il Cristo “in pietà”, ossia raffigurato dopo la morte, per la meditazione e le preghiere dei fedeli. Nel quadro riprodotto sopra (2) il corpo senza vita di Gesù, al centro, è sorretto dalla Vergine, che si avvicina teneramente al viso del figlio, e da san Giovanni. La scena si svolge in primissimo piano, all’aperto, in una giornata luminosa; la mano sinistra del Cristo sembra ricadere verso di noi, oltre la superficie del quadro. Il suo corpo è accuratamente studiato nei particolari anatomici, come si vede osservando soprattutto le mani, la vena del braccio che sembra pulsare, le ferite dei chiodi e quella al costato.
Non c’è una costruzione prospettica dello spazio: dietro le figure in primo piano si percepisce un paesaggio lontano, piatto come uno sfondo teatrale.

Un angolo segreto

Quasi protagonista, invece, il paesaggio nel dipinto intitolato Allegoria sacra (3): una terrazza si affaccia su un grande specchio d’acqua; sullo sfondo, montagne e un villaggio. Tra i vari personaggi si riconoscono la Madonna in trono affiancata da due sante, i santi Paolo (con la spada) e Pietro (a mani giunte), quattro bambini che giocano, altri due santi sulla destra (Giobbe e Sebastiano), un personaggio con il turbante, a sinistra oltre la balaustra. Certamente si tratta di una scena di carattere religioso, ma il significato del dipinto doveva essere noto solo a una ristretta cerchia di intellettuali umanisti.

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni