I princìpi dell’architettura
Nel Quattrocento anche l’architettura, come tutte le altre arti, si ispira all’antichità. Gli architetti ricercano gli ideali di armonia e di equilibrio dei monumenti antichi di Roma, e molti di essi studiano le regole stabilite dal più grande architetto romano vissuto nel I secolo a.C., Vitruvio.
Sorgono edifici che, abbandonati lo slancio verticale e la ricchezza di decorazioni delle cattedrali gotiche, tendono a una nuova bellezza, fondata sulla proporzione armonica delle varie parti e su una decorazione sobria. Per ottenere questo effetto di armonia, i progetti vengono disegnati sulla base di precise regole geometriche e di calcoli matematici, adottando come unità strutturali due figure geometriche in particolare, il cerchio e il quadrato, riproposte secondo uno schema modulare (cioè che si ripete secondo un ritmo preciso). Sui capitelli e sulle colonne tornano i motivi caratteristici degli ordini classici, soprattutto quello corinzio (1).