L’ARTE E LA STORIA del Quattrocento

IL QUATTROCENTO

L’ARTE E LA STORIA del Quattrocento

In Europa durante il Quattrocento si assiste al consolidamento delle grandi monarchie nazionali, prime tra tutte Francia e Inghilterra.
In Italia le città più importanti del Nord e del Centro si trasformano in Signorie, rette da potenti famiglie, e vivono un periodo di crescita economica grazie a una vasta rete di commerci e scambi. La Repubblica di Venezia, governata dai dogi, estende il proprio dominio nel Veneto e in Lombardia, mentre Roma attraversa ancora una crisi profonda. La dinastia spagnola degli Aragona, che controllava già la Sicilia, si insedia anche a Napoli.

Progressi scientifici e tecnologici

La scienza e la tecnica compiono progressi in ogni campo, dalla medicina alla geografia, dalla matematica alle scienze naturali.
L’invenzione della stampa a caratteri mobili, grazie al tedesco Johannes Gutenberg, consente una maggiore diffusione dei testi e una più rapida circolazione delle idee.
Carte, strumenti di misurazione più accurati e navi più sicure contribuiscono alla scoperta di nuove rotte e di terre lontane: è l’epoca dei grandi viaggi di esplorazione. Nel 1492 Cristoforo Colombo sbarca in America, ampliando i confini del mondo conosciuto.

Umanesimo e Rinascimento

In Italia, dopo le incertezze del periodo medievale, si va affermando una nuova visione dell’uomo, definita in ambito letterario Umanesimo: al centro del mondo e dell’universo non c’è più Dio ma l’uomo stesso, in quanto essere capace di comprendere ciò che lo circonda e di costruirsi da solo il proprio destino.
Gli umanisti riscoprono e prendono a modello gli antichi Greci e Latini, che avevano attribuito un ruolo centrale alla conoscenza e alla ragione umana. A partire dalla corte dei Medici a Firenze, l’Umanesimo si diffonde nelle città più importanti dal punto di vista culturale: la Ferrara guidata dagli Estensi, la Mantova dei Gonzaga, la Milano dominata dagli Sforza, la Urbino dei Montefeltro, la Rimini dei Malatesta e, successivamente, la Roma dei papi.
Vede così la luce la cultura del Rinascimento, fondata sull’idea di una rinascita dell’arte in ogni sua forma, che ha come fonte di ispirazione l’antichità classica, modello di bellezza e di equilibrio estetico.

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I modelli dell’Antico

Mentre letterati e studiosi riprendono a leggere le opere dei grandi autori classici, gli architetti si recano a Roma per studiare i monumenti antichi: ne osservano le forme e le proporzioni e li reinterpretano in un nuovo stile, basato su forme geometriche semplici e armoniose. Essi progettano per i loro signori città ideali, a misura d’uomo, ma anche chiese con enormi cupole, e imponenti palazzi.

La figura umana e la resa dello spazio

Il ruolo centrale attribuito all’uomo e alla sua dimensione terrena fa sì che la figura umana e lo spazio in cui si essa muove siano al centro dell’attenzione di scultori e pittori. Si approfondisce lo studio dell’anatomia per superare le rigidità dell’arte romanica e gotica e restituire forme e pose verosimili, naturali, come nei modelli classici. Anche riguardo al paesaggio, si cerca di rendere l’illusione di uno spazio reale e concreto. Nasce così la prospettiva: vengono messe a punto precise regole geometriche che permettono di riprodurre, nella pittura e nel rilievo, l’illusione di spazi reali, all’interno dei quali i personaggi, gli oggetti e le architetture trovano la loro giusta proporzione e collocazione.

Il mito dell’artista

La nuova classe dirigente della borghesia cittadina, composta soprattutto da mercanti e banchieri, affianca la nobiltà e la Chiesa nella committenza di opere d’arte. Si afferma la figura del mecenate, il signore protettore delle arti che si circonda di intellettuali e artisti e li sostiene nel loro lavoro. Ed è proprio grazie a questa nuova committenza che sulla scena artistica compaiono nuovi soggetti e tematiche mai esplorate. Al tempo stesso, l’artista, protetto dal mecenate e ben pagato da aristocratici e religiosi, da semplice artigiano diviene una figura sempre più importante e riconosciuta socialmente: lavora in botteghe circondato da aiuti e apprendisti, e sempre più spesso firma le proprie opere.

L’Italia a metà del Quattrocento
Fissa i concetti
  • Da chi era governata l’Italia nel Quattrocento?
  • Sai citare due importanti scoperte che hanno modificato la cultura del tempo?
  • Che cosa si intende per Rinascimento? A che cosa si ispira?
  • Come cambia la figura dell’artista? Perché?

Il filo dell’arte - volume B
Il filo dell’arte - volume B
Dalla Preistoria ai nostri giorni