L’ECONOMIA DEL MONDO

I SAPERI FONDAMENTALI

Quali sono le attività del settore primario?

  • Rientrano nel settore primario le attività legate allo sfruttamento delle risorse naturali: l’estrazione delle risorse minerarie ed energetiche dal sottosuolo, l’agricoltura, l’allevamento e la pesca (compresa l’acquacoltura).
  • Nei Paesi ricchi si praticano l’agricoltura (estensiva o intensiva) e l’allevamento (estensivo o intensivo), che applicando le moderne tecnologie garantiscono una produzione abbondante. Nei Paesi poveri si praticano l’agricoltura e l’allevamento di sussistenza, che impiegano strumenti e tecniche tradizionali e che consentono solo la sopravvivenza di chi coltiva, e l’agricoltura di piantagione, gestita da multinazionali straniere.
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Che cosa produce l’industria?

A seconda di ciò che produce, l’industria si suddivide in tre comparti:

  • l’industria di base (o “pesante”), che produce semilavorati e macchinari;
  • l’industria di trasformazione (o “leggera”), che produce beni di consumo;
  • l’industria avanzata, che realizza prodotti ad alta tecnologia.

Negli ultimi decenni, nei Paesi avanzati l’industria ha visto diminuire il numero di addetti e impianti: nelle economie postindustriali il settore punta sulla qualità e sull’alto valore tecnologico dei prodotti. Nelle economie emergenti invece lo sviluppo economico è legato proprio al settore industriale, che sfrutta l’abbondanza di materie prime e la disponibilità di manodopera a basso costo.


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Di che cosa si occupa il settore terziario?

  • Il settore terziario si occupa della produzione di servizi e di beni immateriali.
    Rientrano in questo settore il commercio, i trasporti, il turismo e le attività della cosiddetta “società dell’informazione”.
  • Nel mondo contemporaneo è sempre più importante la comunicazione, cioè lo scambio di informazioni e di dati. La diffusione di Internet ha cambiato le modalità e i tempi della comunicazione e ha accentuato il divario tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Il divario in ambito informatico è chiamato digital divide.
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Come si è arrivati alla globalizzazione?

  • Lo sviluppo dei trasporti, l’espansione dei commerci internazionali e intercontinentali, la diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione hanno trasformato il mondo in un villaggio globale, in cui prodotti, persone e idee superano i confini tra Stati (anche grazie alle aree di libero scambio) e circolano a livello mondiale.
  • La globalizzazione dei commerci ha dato impulso alla nascita delle multinazionali: si tratta di aziende che distribuiscono le loro attività in più Stati, sfruttando in ciascuno di essi il meglio che il territorio, la popolazione o la legislazione locali possono offrire.
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Quali sono gli effetti della globalizzazione?

Il fenomeno della globalizzazione ha avuto conseguenze diverse a seconda del livello di sviluppo:

  • i Paesi avanzati hanno ricevuto nuovi impulsi per la crescita della loro economia e hanno intensificato i rapporti con altre parti del mondo; inoltre hanno visto sorgere le città globali, centri decisionali e sedi di multinazionali, luoghi dove si sviluppano le innovazioni, le mode e le culture destinate a influenzare l’intero pianeta;
  • in altri Paesi la globalizzazione ha avuto solo conseguenze negative, come lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e dei lavoratori, e la perdita di identità culturale delle popolazioni locali.
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Geoblog - volume 3
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