Geoblog - volume 3

AFRICA – AFRICA SETTENTRIONALE

L’ECONOMIA

L’economia della regione è assai disomogenea. Mentre l’area mediterranea gode di un certo benessere, pur con le difficoltà causate dai recenti conflitti politici e sociali, le aree interne, soprattutto a causa delle condizioni climatiche e degli scontri fra etnie, sono afflitte da gravi problemi.

Le potenzialità del Mediterraneo

I Paesi della fascia mediterranea sono tra i più sviluppati dell’Africa, grazie a un’agricoltura in via di modernizzazione, allo sviluppo dell’industria e del turismo e alle abbondanti risorse minerarie ed energetiche. Nelle zone costiere e lungo la valle del Nilo si coltivano prevalentemente cereali, cotone, ortaggi, frutta, agrumi, olivo, vite.
L’industria è legata soprattutto all’attività estrattiva (petrolio, gas naturale, fosfati). Nel settore dei servizi è cresciuta negli ultimi anni l’importanza del turismo, in particolare in Egitto, Marocco e Tunisia, anche se l’instabilità politica e la minaccia di attacchi terroristici hanno recentemente provocato un calo degli arrivi di turisti e una notevole flessione dell’industria del settore.

La povertà del Sahel

Diversa è la situazione nel Sahel, una delle regioni più povere dell’Africa e del mondo intero. Qui l’economia si basa essenzialmente sull’agricoltura (miglio, sorgo, cotone, arachidi e canna da zucchero) e sull’ allevamento tradizionali, che non riescono a coprire il fabbisogno locale.
Il settore industriale è poco sviluppato e in genere legato all’attività estrattiva, che fornisce petrolio (Ciad e Sudan), uranio (Niger), ferro, oro, rame. Lo sviluppo economico della regione è ostacolato anche dalla precarietà delle reti di comunicazione e dai conflitti, che hanno raggiunto notevole intensità in Mali, Sudan e in Ciad.

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