Leggere e interpretare i dati

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

Leggere e interpretare i dati

Per conoscere a fondo un territorio non è sufficiente osservare il paesaggio, notandone gli aspetti naturali e antropici principali: è importante anche dare una “misura” ad alcune delle caratteristiche che abbiamo rilevato. Per esempio, se osserviamo che un territorio è molto abitato, dobbiamo chiederci anche quante sono le persone che ci vivono, come cambia il loro numero nel tempo, quante risiedono in campagna e quante in città; allo stesso modo, per conoscere il clima di un luogo è necessario registrare i millimetri di pioggia che cadono ogni anno, come varia la temperatura e così via.
Sono tutti fenomeni che, come abbiamo detto, si possono misurare, cioè conoscere attraverso una serie di informazioni di tipo quantitativo: i dati statistici.
La scienza che si occupa di raccogliere questi dati e di comunicarli attraverso strumenti adatti è la statistica. Visualizzando i dati raccolti con rappresentazioni schematiche, cioè con tabelle e grafici capaci di riassumere con chiarezza le informazioni che si vogliono esprimere, la statistica rende infatti più facilmente comprensibile a colpo d’occhio il fenomeno preso in esame e permette di operare confronti in modo più immediato.

I dati vengono ordinati…

I dati raccolti vengono prima di tutto ordinati in tabelle che permettono di leggerli con facilità e di confrontarli rapidamente. Le tabelle possono presentare una o più serie di dati, come nell’esempio qui sotto, nel quale puoi vedere i dati relativi alla ricchezza (reddito medio a persona), alla qualità della vita e alla speranza di vita di alcuni Paesi africani confrontati con quelli dell’Italia.

STATO Reddito annuale a persona in $ USA Speranza di vita M/F Qualità della vita (classifica)
Burundi 619 58-62 0,316 (185°)
Kenya 1400 62-65 0,548 (143°)
Nigeria 2700 52-54 0,514 (152°)
Senegal 2500 55-58 0,459 (155°)
Italia 35.708 80-84 0,873 (27°)
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... e rappresentati visivamente con i grafici

I dati riportati nelle tabelle possono poi essere rappresentati visivamente attraverso disegni particolari: i grafici.

TIPI DI GRAFICO
IL GRAFICO CARTESIANO

Il grafico cartesiano è un tipo particolare di grafico formato dai cosiddetti assi cartesiani, cioè da due rette perpendicolari. Come puoi vedere nel grafico rappresentato, sui due assi compaiono due scale graduate. Trasferendo sul grafico i dati statistici ricavati dalle tabelle si ottengono una o più linee che visualizzano l’andamento nel tempo del fenomeno considerato: in questo caso ogni linea rappresenta la variazione del numero di stranieri di una determinata nazionalità presenti in Italia.

L’ISTOGRAMMA

L’istogramma è un tipo di diagramma, chiamato anche diagramma a barre, utile quando si vogliono confrontare delle grandezze o delle quantità e rilevare rapidamente le differenze.
In questo tipo di diagramma i dati si riportano disegnando rettangoli di altezze proporzionali ai valori che rappresentano.
Nel grafico rappresentato i rettangoli visualizzano il numero stimato di persone che hanno accesso a Internet nei diversi anni considerati.

L’IDEOGRAMMA

L’ideogramma è un istogramma a figure, in cui al posto dei rettangoli ci sono immagini che richiamano alla mente il fenomeno analizzato: nel grafico rappresentato, per esempio, si è scelto di utilizzare il disegno di un cappello da laurea per illustrare la percentuale di laureati. Si chiama ideogramma proprio perché suggerisce “l’idea”. Per rappresentare un valore si può scegliere se disegnare una sola figura di grandezza proporzionale (come nel primo esempio), o figure di uguali dimensioni ripetute più volte (come nel secondo esempio).

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L’AREOGRAMMA

L’areogramma serve a rappresentare la grandezza delle parti che compongono un dato totale, per esempio, come nel grafico rappresentato, le diverse fonti sfruttate per produrre energia nel mondo. L’intero è rappresentato da una figura geometrica (un cerchio, un quadrato, un rettangolo) e le ripartizioni, espresse in percentuali, corrispondono a settori della figura di colori differenti, che hanno una superficie pari alla percentuale dell’intero che vogliono rappresentare. In questo caso abbiamo due areogrammi: un primo grafico a cerchio che mostra le percentuali di combustibili fossili, nucleare ed energie rinnovabili sul totale delle fonti utilizzate; un secondo areogramma a rettangolo che mostra la percentuale delle diverse fonti rinnovabili (eolica, idroelettrica e così via) sul totale delle energie rinnovabili.

IL CARTOGRAMMA

Il cartogramma è un tipo di grafico che assomiglia alle carte geografiche, ma si distingue da queste perché non rappresenta informazioni territoriali precise, bensì l’intensità di un fenomeno e la sua distribuzione su un determinato territorio.
I valori sono rappresentati attraverso dei simboli riportati sul cartogramma.
I simboli devono essere proporzionali fra loro, in modo che confrontando le dimensioni o le quantità sia chiaro in quale area il fenomeno illustrato ha più peso. Per esempio, nel grafico rappresentato, il numero di studenti (in entrata e in uscita) che aderiscono al programma Erasmus e studiano per alcuni mesi in un’università straniera è rappresentato con una freccia più o meno grande.

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... e le metacarte

Un altro strumento per rendere in modo immediato i dati statistici sono le metacarte, un tipo particolare di carta tematica che rende a colpo d’occhio la “grandezza” di un fenomeno: l’estensione e la forma geografica delle varie regioni della Terra, infatti, non vengono proporzionate alle loro dimensioni reali, ma ad altri dati, per esempio, nelle due carte qui sotto, alla disponibilità di acqua (24) e alla ricchezza (25).

GUIDA ALLO STUDIO

FISSO I CONCETTI 

1 Di che cosa si occupa la statistica?

2 A che cosa servono le tabelle?

3 Quali tipi di grafico esistono?

4 Quali caratteristiche hanno le metacarte?

MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE 

 Dati statistici  Grafico cartesiano  Istogramma  Areogramma  Ideogramma  Cartogramma  Metacarta

Geoblog - volume 1
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L’Italia e l’Europa