GEOPATRIMONIO

Quando si parla di paesaggi da difendere, il pensiero va subito ad ambienti naturali selvaggi e incontaminati, oggi sempre più rari sul nostro pianeta. Questi paesaggi sono veri e propri tesori da proteggere, sia perché rappresentano preziose “finestre” che ci permettono di vedere com’era la Terra prima della comparsa dell’uomo, sia perché conservano una straordinaria biodiversità, cioè sono popolati da una grande varietà di specie animali e vegetali.
Ma anche molti paesaggi “tradizionali” che l’uomo abita da secoli meritano di essere tutelati, perché sono uno specchio della storia e della cultura delle comunità che lì hanno vissuto: l’UNESCO, l’agenzia dell’ONU che stila la lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità, li definisce per questo “paesaggi culturali”. Per esempio, la costa ligure tra le Cinque Terre e Portovenere, con i suoi borghi pittoreschi (nella foto), ha un grande valore non solo per la sua bellezza, ma perché testimonia i modi che l’uomo ha escogitato per abitare quel territorio così caratteristico ma “difficile”.
Oggi sono molti i pericoli che minacciano i paesaggi naturali e culturali. Oltre all’inquinamento e allo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali (per esempio l’abbattimento delle foreste), la minaccia più grande è rappresentata proprio dalla massiccia presenza umana. Le autorità cercano di tutelare il paesaggio creando aree protette, come i parchi nazionali e le riserve naturali, e scrivendo leggi che proibiscono di edificare nelle aree giudicate ad “alto valore paesaggistico”: per esempio, in alcuni casi è vietato costruire nuovi edifici se questi non sono nello stile tradizionale della zona, per non rovinare il paesaggio con elementi “stranieri”. E sono molte anche le associazioni private, spesso formate da volontari, che si battono per la tutela del paesaggio: le più note in Italia sono il Fondo Ambiente Italiano (FAI) e Italia Nostra.

Per saperne di più:
www.unesco.it
www.fondoambiente.it
www.italianostra.org