Che cosa sono il mare e le coste

MARE E COSTE

Che cosa sono il mare e le coste

In geografia il termine “mare” è usato per indicare l’insieme di tutte le acque salate che ricopre il nostro Pianeta e che, come puoi vedere osservando il planisfero qui a lato, circonda completamente le terre emerse, cioè i continenti.
Il confine tra mare e terra è detto costa.

TRE OCEANI E TANTISSIMI MARI

All’interno dell’unico vasto “mare” che ricopre la Terra, si possono distinguere masse più o meno grandi di acqua, che prendono il nome di oceani e mari.


  • Gli oceani sono le tre distese di acqua più grandi che separano i continenti e che si riconoscono facilmente osservando il planisfero: l’Oceano Atlantico (1), l’Oceano Pacifico e l’Oceano Indiano. Gli oceani hanno acque molto profonde e sono tutti comunicanti tra loro.
  • I mari sono bacini più piccoli e meno profondi, che si estendono in prossimità delle terre emerse o sono in gran parte racchiusi da esse. In genere si distingue tra mari aperti, se entrano direttamente in un oceano, e mari chiusi (2), se sono circondati dalle terre emerse e comunicano con l’oceano attraverso uno stretto o un canale (uno stretto un po’ più ampio).
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Il mare si muove

Una delle qualità più evidenti dell’acqua del mare è il moto continuo che la caratterizza: il mare si agita, scorre, si sposta… È infatti soggetto a movimenti continui, dovuti a cause diverse.

  • Onde: sono il fenomeno più evidente, anche se non determinano un reale “spostamento” di acqua, ma solo oscillazioni della superficie del mare prodotte dalla spinta del vento.
  • Maree: l’alta marea e la bassa marea sono periodici innalzamenti e abbassamenti del livello del mare, dovuti all’attrazione esercitata dalla Luna e, in misura minore, dal Sole.
  • Correnti: sono veri e propri “fiumi” di acqua che si spostano a profondità diverse di mari e oceani, seguendo sempre la stessa direzione. Possono essere originate da vari fattori: dalla spinta esercitata sulla superficie marina dai venti costanti (cioè che soffiano sempre nella medesima direzione); da differenze di marea all’interno di uno stesso bacino; da differenze di temperatura e salinità tra due masse di acqua (l’acqua più calda e meno ricca di sali, quindi meno densa, tende a salire verso la superficie, mentre quella più fredda e densa tende a scendere in profondità).

Uno sguardo sott’acqua

I fondali marini sono la prosecuzione della crosta terrestre sotto il livello del mare: presentano quindi montagne, valli e pianure con forme simili a quelli delle terre emerse (3).
Ancora oggi, però, conosciamo bene solo le zone poco profonde dei fondali marini, mentre gli abissi più remoti rimangono in parte misteriosi. Perché? Perché ci sono differenze fondamentali tra il mondo sottomarino e quello in superficie, che rendono quasi impossibile all’uomo esplorarli: innanzitutto, la luce del Sole non riesce a penetrare a una profondità superiore ai 200 metri sotto il livello del mare, oltre i quali regnano il buio e il freddo; a mano a mano che si scende, inoltre, la pressione, cioè il “peso” dell’acqua soprastante, diventa fortissima.

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ISOLE E PENISOLE

L’insieme delle terre emerse, come abbiamo visto, costituisce i continenti. Una terra emersa interamente circondata dal mare ma più piccola di un continente prende il nome di isola (4); più isole vicine formano un arcipelago.
Una penisola è, invece, una “quasi isola”, cioè una parte di terra emersa circondata su tre lati dal mare, talvolta collegata alla terraferma da un sottilissimo braccio chiamato istmo.

IL CONFINE TRA TERRA E MARE: LE COSTE

La costa, cioè il tratto di terra emersa che termina nel mare, si può presentare con forme e caratteristiche molto varie, che condizionano anche il modo in cui si modifica nel tempo.

Costa lineare o costa frastagliata

Se segui l’andamento di una costa su una carta geografica, noterai che prende forme diverse, indicate in geografia con nomi particolari:

  • quando la terraferma si allunga nell’acqua con una piccola penisola rocciosa si ha un promontorio;
  • quando invece è il mare a entrare in un’apertura della costa, si parla di insenatura nel caso di una piccola rientranza, di baia se la rientranza è più larga, di golfo se è molto ampia.

In base alla maggiore o minore presenza di questi elementi, la linea di costa può apparire dritta e regolare, e si parla allora di costa lineare, oppure segnata da rientranze e sporgenze, e si parla allora di costa frastagliata.
La lunghezza di una costa è detta sviluppo costiero, e si calcola seguendone il profilo in tutte le sue irregolarità.

Coste basse e sabbiose o alte e rocciose

La costa può avere composizioni differenti, presentandosi di volta in volta rocciosa, sabbiosa o ciottolosa, oppure alternando queste tre caratteristiche. La composizione di una costa in genere ne determina anche l’aspetto:

  • le coste rocciose sono perlopiù alte e ripide, a strapiombo, anche perché spesso sono montagne che scendono nel mare;
  • le coste sabbiose o ciottolose sono invece basse e pianeggianti, e sono presenti soprattutto dove a ridosso del mare si estende una pianura. Spesso il vento accumula la sabbia in dune parallele alla costa, che svolgono un’azione protettiva contro l’erosione delle onde.
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Coste che avanzano e coste che arretrano

La linea di costa si modifica di continuo, come conseguenza di due processi naturali che abbiamo già visto all’opera: l’erosione, in questo caso esercitata dal mare, e la sedimentazione. Il prevalere dell’uno o dell’altro fenomeno dipende in gran parte dal tipo di costa.


  • Nelle coste alte le onde del mare colpiscono ripetutamente la roccia e a lungo andare la sgretolano, provocandone in alcuni casi il crollo: si formano così le pareti a strapiombo delle falesie (5) e la costa tende a ritirarsi. Spesso il materiale eroso si frantuma in ciottoli e granelli sempre più piccoli e si deposita nelle rientranze della costa: di conseguenza si hanno tratti ripidi e rocciosi che si alternano ad altri bassi e sabbiosi o ciottolosi.
  • Sulle coste basse le onde non trovano ostacoli e anziché erodere la costa vi depositano i detriti trascinati dalle correnti, che si accumulano insieme a quelli portati dai fiumi che in quel tratto sfociano nel mare: in questo modo le coste basse tendono ad avanzare per il fenomeno della sedimentazione.
    In alcuni tratti i detriti possono essere particolarmente abbondanti e, anche per l’azione delle correnti marine, possono accumularsi formando i lidi: si tratta di lunghe strisce di sabbia che emergono dal mare a poca distanza dalla terraferma. Con il passare del tempo, uno o più lidi possono estendersi fino a isolare e racchiudere un tratto di mare, che prende allora il nome di laguna.
GUIDA ALLO STUDIO

FISSO I CONCETTI 

1 Qual è la differenza tra oceani e mari?

2 Da che cosa sono causate le correnti? E le maree?

3 In base a quale caratteristica una costa è definita frastagliata o lineare?

4 Come si modificano le coste basse e sabbiose? E quelle alte e rocciose?

MEMORIZZO LE PAROLE CHIAVE 

 Oceano  Mare aperto  Mare chiuso  Marea  Corrente marina  Isola  Arcipelago  Penisola  Promontorio  Insenatura  Fiordo  Baia  Golfo  Costa  Falesia  Laguna

Geoblog - volume 1
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L’Italia e l’Europa