3. L’impossibilità di una stabilità duratura
Il principato adottivo aveva favorito l’ascesa ai vertici dello Stato di personalità capaci e dotate di un elevato senso delle istituzioni. La loro designazione era stata infatti, in genere, una conseguenza dell’ampio consenso di cui godevano tra i senatori e presso vasti strati della società.
Una volta al governo, gli imperatori si erano preoccupati di mantenere il favore di tutti i gruppi sociali, promuovendo politiche equilibrate e spesso ispirate ai princìpi di equilibrio e moderazione propugnati dalla filosofia stoica.
Questa fase della storia di Roma, caratterizzata dal perdurare della concordia civile, andò esaurendosi sotto Commodo. Con le guerre civili che si scatenarono per la sua successione, lo Stato romano fu nuovamente travolto da disordini interni analoghi a quelli seguiti alla morte di Nerone.