Alla figura dell’imperatore Adriano è legata la sontuosa residenza che egli fece costruire a Tivoli, a circa 30 km da Roma, sui terreni che appartenevano a sua moglie, Vibia Sabina, discendente da una famiglia della nobiltà italica.
La residenza era collegata alla capitale attraverso due strade, la via Tiburtina Valeria e la via Prenestina, e poteva essere raggiunta anche via acqua, attraverso il fiume Aniene.
La villa Adriana, dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1999, fu realizzata tra il 118 e il 138 d.C. secondo un impianto unitario che aveva lo scopo di riprodurre all’interno della residenza i luoghi più celebri dei territori dell’impero. La villa era inoltre dotata di un efficiente impianto fognario e di una fitta rete di canalizzazioni, alimentate dall’acqua di quattro antichi acquedotti che passavano nelle vicinanze.
Unità 9 ROMA: L’ETÀ IMPERIALE >> Capitolo 23 – L’età aurea dell’impero
LA VILLA ADRIANA A TIVOLI
PER FISSARE I CONCETTI
- Quali elementi della cultura greca emergono nella progettazione della villa Adriana?
- Confronta questo complesso architettonico con la Domus Aurea di Nerone (▶ p. 37): perché, a tuo parere, gli imperatori investivano grandi risorse per costruire la propria residenza?
Terre, mari, idee - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille