COMPITO DI REALTÀ • Sezione 5

Castelli, borghi fortificati, strutture difensive

Definizione dell’argomento

Durante il periodo delle invasioni germaniche, buona parte della popolazione delle città si rifugiò nelle campagne, dove maggiori erano le possibilità di trovare sicurezza e mezzi di sussistenza. Ciò condusse a un cambiamento nel territorio e negli insediamenti. Punto di riferimento divenne il castello, dove risiedeva il signore del feudo: la struttura era costituita da mura, torrioni, punti di osservazione per l’avvistamento dei nemici; vi si accedeva tramite ponti levatoi ed era circondata da fossati. All’interno dei castelli pulsava il cuore della vita quotidiana ed essi erano sorvegliati da guarnigioni di soldati che controllavano gli accessi e mantenevano l’ordine. Ogni castello era dunque un microcosmo politico, sociale ed economico e l’ingente patrimonio di resti che costella ancora oggi la penisola italiana permette di comprenderne l’importanza strategica.
Dopo aver esaminato i documenti 1-4 proposti e aver scelto un edificio specifico tra quelli indicati nella guida al percorso, ogni gruppo proporrà il proprio contributo alla classe.

COMPETENZE DA ATTIVARE

A COMPETENZE DISCIPLINARI

  • Acquisire strumenti lessicali e concettuali relativi a tempo, spazio, relazioni umane.
  • Analizzare diversi tipi di fonti e testi, individuarne gli elementi essenziali ecc.
  • Individuare, selezionare e mettere in relazione dati traendoli da documenti in base a criteri temporali, spaziali, tematici.
  • Ricavare informazioni (dirette e indirette) da fonti e documenti di diversa tipologia (scritta, iconografica, audio-video, schemi e grafici).
  • Collocare singoli fatti in uno schema generale, individuando parole chiave, elementi comuni, funzioni e scopi, svolgendo confronti.
  • Organizzare una ricerca, un percorso di studio.
  • Scegliere e realizzare lo strumento comunicativo adatto in una situazione specifica (didascalia, schema, riassunto, slide, presentazione, video ecc.).
  • Individuare criteri di valutazione e autovalutazione.

B COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Competenze sociali e civiche
  • Consapevolezza ed espressione culturale
  • Padronanza della madrelingua

Guida al percorso

Il percorso si svolge attraverso la visita ad alcuni complessi architettonici presenti in vari luoghi della penisola italiana.
I castelli [Doc. 1]: nell’area del lago di Garda sono ben conservati diversi castelli, eretti a difesa dalle invasioni degli Ungari.
I borghi fortificati [Doc. 2]: nell’Italia centrale segnaliamo molti borghi raccolti intorno alla rocca, che mantengono la struttura dell’agglomerato abitativo medievale.
Il sito archeologico [Doc. 3]: un importante sito in Sicilia è quello del castello di Calatabiano, le cui origini risalgono alla colonizzazione greca.
Le fortificazioni e le torri di avvistamento [Doc. 4]: in Campania e Sardegna sono presenti numerose torri di avvistamento che testimoniano le lotte sostenute dalle popolazioni locali contro le incursioni saracene e corsare.
Per ciascuna tipologia di struttura il compito è:

  • collocare la presenza della struttura nello spazio;
  • comprendere in quale contesto storico il complesso architettonico è nato e si è sviluppato, quali sono le ragioni per cui è sorto in quel luogo preciso, con quale funzione, quale evoluzione e trasformazione oppure distruzione ha subito e per quali motivi;
  • reperire informazioni sulle condizioni di conservazione della struttura; se è ancora in funzione anche in epoca odierna e per quali motivi.
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DOCUMENTI

 DOC. 1  I castelli

Il castello di Lonato è una delle strutture più imponenti di tutta la Lombardia. Costruito a scopo difensivo, è stato eretto in posizione elevata, in modo da rendere più facile e agevole il controllo del lago di Garda e gli accessi alla zona dalle aree montane che lo circondano. Dalla sommità di queste alture si arriva a vedere anche la Pianura Padana – area politicamente ed economicamente strategica –, mentre le caratteristiche del territorio hanno condotto alla costruzione di molte strutture, come il castello di Moniga, uno tra i meglio conservati nella zona, che permette di osservare come fossero organizzati il controllo territoriale e la difesa strategica.
Più a nord, in Trentino Alto Adige, un’area densa di fortificazioni e strutture difensive, troviamo il castello di Pergine (in provincia di Trento), che risale all’anno 1000.
È possibile conoscere la storia di questi castelli consultando i siti rispettivamente dei comuni di Lonato, Moniga e Pergine, che mettono a disposizione informazioni e immagini correlate, sia degli interni sia delle strutture esterne.

 DOC. 2  I borghi fortificati

Le origini della rocca di Radicofani, in provincia di Siena, risalgono all’epoca carolingia, quando venne acquistata dai monaci di Abbadia San Salvatore. Collocata in posizione strategica su un colle alto 896 metri, lungo l’antica via Francigena, venne usata da papa Adriano IV per arginare l’avanzata di Federico I il Barbarossa.
Le mura di Roccatederighi (frazione di Roccastrada, in provincia di Grosseto) risalgono al X secolo e costeggiavano la rocca. Sono un utile esempio per osservare come fosse strutturata una cinta muraria difensiva che proteggeva gli insediamenti abitativi.
Sui siti dei rispettivi comuni è possibile conoscere la storia di questi borghi e osservarne la struttura grazie alle immagini collegate.
Particolare attenzione merita Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, importante borgo italiano tuttora raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale. La struttura, antichissima, è seriamente a rischio soprattutto a causa delle frane del tufo sul quale è costruita, nonostante la bellezza del sito e la ricchezza della sua storia.
Su YouTube è possibile vedere alcuni documentari sul borgo di Civita di Bagnoregio e sul ponte pedonale, e ascoltare interessanti informazioni sulla sua storia e struttura.
Le prime notizie relative a Sutri (in provincia di Viterbo) giungono dall’epoca longobarda, quando il re Liutprando donò il castello che sorgeva in questo luogo al papa, nel 729. Il castello di Sutri ebbe un’importanza strategica per il ruolo papale, e nell’800 ospitò lo storico incontro tra Carlo Magno e papa Leone III prima della solenne incoronazione dell’imperatore a Roma.
Su diversi siti di argomento storico è possibile trovare informazioni relative sia al castello e al borgo, sia all’episodio della donazione, che ebbe importantissime ripercussioni nel periodo storico successivo.

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 DOC. 3  Il sito archeologico di Calatabiano

A lungo abbandonato, grazie ai recenti restauri il sito del castello di Calatabiano, in Sicilia, permette di ripercorrere la storia dell’isola a partire dal IV-III sec. a.C., attraverso il periodo bizantino e poi l’incontro con gli Arabi, per giungere fino a oggi.
Sul sito web dedicato al castello si possono reperire informazioni sulla sua storia e sulle iniziative culturali che lo riguardano.

 DOC. 4  Fortificazioni e torri di avvistamento

Benevento fu a lungo bastione della potenza longobarda ed è tuttora conservato un ampio tratto della cinta muraria, che permette di conoscere l’architettura militare longobarda e le postazioni di avvistamento. Nella zona sono presenti altri resti di fortificazioni, a Vietri e a Positano.
Analoghe strutture di avvistamento sono in Sardegna: si tratta di torri che documentano le incursioni corsare dell’VIII secolo. Il sistema difensivo costruito in queste zone fu mantenuto dai giudicati sardi – le strutture istituzionali sarde sopravvissute fino al XV secolo – e dalle repubbliche marinare di Pisa e Genova.
Su numerosi siti web è riportata la storia militare longobarda che correda con immagini la cinta muraria di Benevento. Sul sito web dedicato alle torri di avvistamento sarde è possibile ripercorrere la storia di queste particolari strutture e ricostruire le necessità difensive dell’isola, naturalmente esposta alle incursioni corsare.

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Guida alla produzione

Compiuto il lavoro di documentazione, si tratta di organizzare le informazioni ricavate e sintetizzarle per la relazione/presentazione finale. L’argomento va suddiviso in modo coerente, evitando ripetizioni e predisponendo una scaletta o una mappa che evidenzi i collegamenti. È opportuno individuare anche del materiale iconografico corredato di didascalie, in quanto non è solo un “abbellimento”, ma è un vero e proprio documento storico.
Va scelto un titolo che dia un’idea chiara di quello che si tratterà. Si può scegliere anche un titolo a effetto, di tipo giornalistico, purché pertinente. Sia in una presentazione sia in un video o in un cartellone, all’inizio occorre indicare titolo, autori, contesto (scuola, classe, anno scolastico). Il lavoro deve comprendere sempre anche la citazione ordinata e completa delle fonti da cui si sono tratte informazioni (siano tratte da libri o da siti web).

Diario di bordo e scheda di autovalutazione

Il diario di bordo è lo strumento per documentare l’andamento dei lavori. Serve a ordinare e distribuire il lavoro nel tempo, tenendo conto della scadenza di consegna, a suddividerlo tra i componenti del gruppo, e a tenere sotto controllo i problemi.
La scheda di autovalutazione permette di testare il proprio lavoro svolto sulla base di elementi concreti e verificabili. Saper valutare il proprio lavoro è il primo passo per ottenere risultati migliori.
Ciò permette di analizzare quanto sia stata compresa ed esercitata correttamente ciascuna fase del lavoro.

DIARIO DI BORDO

Organizzazione e distribuzione del lavoro

Compito da svolgere/argomento

 

Caratteristiche del prodotto da realizzare (presentazione digitale, in un video o in cartelloni...)

 

Scadenza per la consegna

 

Composizione del gruppo di lavoro

 

Coordinatore

 

Suddivisione dei compiti

 

Fasi di lavoro

  Stadio di avanzamento dei lavori Problemi e soluzioni
Fase 1 documentazione    
Fase 2 selezione delle informazioni    
Fase 3 elaborazione dei materiali scritti    
Fase 4 selezione dei documenti iconografici con didascalie    
Fase 5 assemblaggio dei contenuti (in slide, video, cartellone)    
Fase 6 preparazione di intestazione, bibliografia, sitografia    
Fase 7 elaborazione del prodotto finale    
Fase 8 presentazione in classe    
Fase 9 autovalutazione e valutazione    

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE

COMPETENZE

LIVELLO DI ACQUISIZIONE

  Ottimo (A) Buono (B) Sufficiente (C) Insufficiente (D)

Analisi di diversi tipi di fonti e testi, individuandone gli elementi essenziali

       

Individuazione, selezione e collegamento di dati tratti da documenti

       

Produzione di una ricerca, un percorso di studio di senso compiuto

       

Scelta e realizzazione di una comunicazione adatta all’argomento e alla situazione

       

Qualità estetica e comunicativa del prodotto

       

Terre, mari, idee - volume 2
Terre, mari, idee - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille