COMPITO DI REALTÀ • Sezione 4

Il concetto di confine

Definizione dell’argomento

Il concetto di confine, fondamentale nello studio della storia, è assai complesso e mutevole: esso può riferirsi sia a barriere naturali – come le Alpi o il mare nel caso dell’Italia – sia a barriere costruite dall’uomo, come mura, bastioni e recinzioni, oppure può indicare barriere culturali e religiose, come la divisione tra “fedeli” e “infedeli” nell’Europa medievale cristiana. In generale, la definizione dei confini di un territorio o di uno Stato è legata alle relazioni con i popoli stanziati sui territori vicini, siano esse pacifiche o conflittuali.
Nell'impero romano, il vallo di Adriano fu costruito in Britannia per proteggere i territori occupati dai Romani dalle incursioni dei barbari. I fiumi Reno e Danubio, tra i più grandi d’Europa, costituivano barriere naturali al passaggio di popoli ed eserciti e segnavano i confini dell’impero ad est. Giulio Cesare fece costruire sul Reno un ponte mobile per attraversarlo con le sue legioni e attaccare i Germani, ma, a missione compiuta, il ponte fu smantellato, ricostituendo così l’invalicabilità del fiume.
In Asia, la grande muraglia cinese venne costruita nel III secolo a.C. per difendere la Cina dalle invasioni dei popoli del Nord. Ampliata nel corso dei secoli, ha raggiunto dimensioni straordinarie, ma non è stato un baluardo insormontabile.
In Europa, il muro di Berlino ha avuto un grande valore simbolico nel corso del Novecento, anche dopo la sua caduta, perché ha rappresentato l’essenza della Guerra Fredda, che dalla fine della Seconda guerra mondiale, vide contrapporsi Stati Uniti e Unione Sovietica, superpotenze a capo di due alleanze militari e di due opposte visioni del mondo: capitalismo americano e socialismo sovietico.
Dopo aver esaminato i documenti 1-4 proposti e aver scelto un tema specifico tra quelli indicati nella guida al percorso, ogni gruppo proporrà il proprio contributo alla classe.

COMPETENZE DA ATTIVARE

A COMPETENZE DISCIPLINARI

  • Acquisire strumenti lessicali e concettuali relativi a tempo, spazio, relazioni umane.
  • Analizzare diversi tipi di fonti e testi, individuarne gli elementi essenziali ecc.
  • Individuare, selezionare e mettere in relazione dati traendoli da documenti in base a criteri temporali, spaziali, tematici.
  • Ricavare informazioni (dirette e indirette) da fonti e documenti di diversa tipologia (scritta, iconografica, audio-video, schemi e grafici).
  • Collocare singoli fatti in uno schema generale, individuando parole chiave, elementi comuni, funzioni e scopi, svolgendo confronti.
  • Organizzare una ricerca, un percorso di studio.
  • Scegliere e realizzare lo strumento comunicativo adatto in una situazione specifica (didascalia, schema, riassunto, slide, presentazione, video ecc.).
  • Individuare criteri di valutazione e autovalutazione.

B COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Competenze sociali e civiche
  • Consapevolezza ed espressione culturale
  • Padronanza della madrelingua
 >> pagina 401 

Guida al percorso

Per ciascuno dei confini considerati si suggerisce di sviluppare i seguenti punti:

  • collocazione nello spazio: quali divisioni ha imposto o tutelato;
  • contesto storico: che cosa è successo prima, perché e con quale funzione è stato definito, quale evoluzione, trasformazione, distruzione ha subito;
  • qual è la situazione attuale: è ancora in funzione? È stato distrutto? Si tratta di un sito archeologico? In quali condizioni di conservazione si trova?

Corredate la relazione di materiale illustrativo adeguato. In particolare è opportuno utilizzare carte e mappe tematiche per visualizzare la collocazione del confine esaminato.

DOCUMENTI

 DOC. 1A  Il vallo di Adriano

Il vallo di Adriano comprende una serie di fortificazioni costituite da torri di guardia, forti, palizzate, fossati, con la funzione di marcare il confine tra i Romani e le popolazioni barbare. Questo poderoso sistema difensivo venne costruito in Britannia per volere dell’imperatore Adriano, tra il 122 e il 125 d.C. Gli scavi condotti nella zona hanno fornito interessanti testimonianze sulla vita delle guarnigioni militari che lo presidiavano. Per saperne di più, andate alla voce Le province europee dell’Impero romano. La Britannia:
Il Vallo di Adriano dell’Enciclopedia Treccani (http://www.treccani.it/enciclopedia/ le-province-europee-dell-impero-romano-la-britannia-il-vallo- di-adriano_(Il-Mondo-dell’Archeologia)/).


 DOC. 1B 

Il sito romanoimpero.com mostra con disegni e ricostruzioni architettoniche com’è nato il vallo di Adriano e qual è stata la sua funzione difensiva.

 DOC. 2  Il Reno e il ponte di Cesare

Nel De bello Gallico Giulio Cesare racconta come fece costruire un poderoso ponte temporaneo sul Reno per il passaggio delle legioni, che poi venne smontato dopo l’utilizzo per impedire che fossero i barbari a servirsene per entrare in territorio romano, dimostrando la straordinaria perizia ingegneristica dei Romani. In questo caso il ponte ha avuto una funzione puramente militare.
Notizie su questa particolare architettura sono contenute in uno dei video della serie I grandi imperatori romani prodotta dalla BBC, disponibile su YouTube.

 DOC. 3  La grande muraglia cinese

Ripercorriamo la storia della più grande opera di fortificazione mai realizzata, attraverso vari documenti che ci fanno conoscere la storia della Cina e ci segnalano anche nuovi ritrovamenti archeologici.

  • Nell’Enciclopedia dei ragazzi Treccani, disponibile in rete, c’è una voce dedicata alla nascita e alla costruzione della grande muraglia (http://www.treccani.it/enciclopedia/grande-muraglia_(Enciclopediadei- ragazzi)/).
  • Un articolo della rivista “National Geographic” (marzo 2012), disponibile sul sito della rivista, propone il ritrovamento di un nuovo tratto di mura e nuove ipotesi su come e perché la grande opera venne costruita.
  • Un dettagliato filmato descrittivo di Discovery Channel (durata 47’ circa) è disponibile su YouTube.
 >> pagina 402 

 DOC. 4A  Il Muro di Berlino

Nel sito informagiovani-italia.com, puoi leggere i momenti salienti della storia del muro di Berlino, dalla costruzione alla caduta. Ecco una sintesi.

La storia del Muro di Berlino comincia nel 1961. La vittoria degli Alleati e dei sovietici sul nazismo è ormai lontana e la Germania, divisa fra est filosovietico e ovest filoccidentale, paga il prezzo più alto: mentre nella repubblica federale (Rft), grazie anche ai massicci aiuti americani, migliorano le condizioni di vita, nella repubblica democratica (Ddr o Rdt) cresce invece l’insoddisfazione della gente. La collettivizzazione forzata dell’agricoltura, la repressione dell’industria e del commercio privati, la mancanza di risorse provocano un vero e proprio esodo: nei mesi che vanno da gennaio ad aprile fuggono 160mila persone. Una situazione insostenibile per il regime di Walter Ulbricht.1 La mattina del 13 agosto 1961 i berlinesi scoprono infatti che nel cuore della loro città sta nascendo una divisione fatta di filo spinato, blocchi di cemento e barricate. I collegamenti fra la zona est e quella ovest sono bloccati e i cittadini della prima non possono più entrare nella seconda.
Nei giorni successivi gli sbarramenti di filo spinato vennero sostituiti da un muro di lastre di cemento. Da un giorno all’altro furono così separate strade, piazze, case e interrotti i collegamenti. La “protezione” cresce in fretta, raggiungendo i 166 chilometri di lunghezza e i 4 metri di altezza. Passare il Muro diventa impresa assai rischiosa, tanto che un centinaio di berlinesi dell’est moriranno nel tentativo di scavalcarlo, uccisi dai poliziotti di guardia al confine (Vopos): l’ultima vittima è Chris Gueffroy, il 6 febbraio del 1989.
Chris Gueffroy tentò la fuga insieme ad un amico, Christian Gaudian, essi confidavano sul fatto che le guardie di confine avevano l’ordine di non sparare durante la visita di personalità straniere, e in quei giorni a Berlino Est c’era il Primo Ministro svedese. Ma non fu così, le guardie aprirono il fuoco, Gueffroy fu colpito al petto e morì sulla striscia fra il muro esterno e quello interno. Il suo amico Gaudian venne ferito gravemente, poi fu arrestato e condannato a tre anni di prigione. Nel settembre del 1989 Gaudian fu liberato, grazie a un “riscatto” pagato dalle autorità occidentali alla Germania orientale. Oggi Gueffroy avrebbe 45 anni. Il 9 novembre di quell’anno, Günter Schabowski, leader della Sed di Berlino Est, annuncia la resa: con parole ambigue dice che da quel momento il Muro viene aperto per permettere «viaggi personali all’estero». Sono le sette di sera, poco dopo scoppia una festa spontanea alla porta di Brandeburgo e nella Kurfürstendamm di Berlino Ovest.
A partire dalla mezzanotte di quel giorno, i cittadini della Ddr erano liberi di attraversare i confini del paese. A mezzanotte, tutti passavano attraverso i checkpoint. Più di 2 milioni di persone provenienti da Berlino Est andarono a visitare Berlino Ovest quel fine settimana.
La gente prese martelli e picconi cominciando ad abbattere pezzo dopo pezzo parti del Muro mentre le gru e le ruspe a loro volta cominciarono ad abbattere porzioni più ampie. Il Muro venne fatto a pezzi in breve tempo e Berlino si ritrovò unita. La riunificazione della Germania Est e Ovest divenne ufficiale il 3 ottobre 1990, quasi un anno dopo la caduta del Muro di Berlino. Di lì a poco tutto il mondo del blocco comunista [crollò] a sua volta pezzo per pezzo.


da Nascita, storia e caduta del Muro di Berlino, testo presente nel sito


1. Walter Ulbricht: membro e segretario generale del Partito di unità socialista di Germania (Sed) e primo presidente del consiglio di Stato della Repubblica Democratica Tedesca, dal 12 settembre 1960 al 1º agosto 1973.


 DOC. 4B 

Ripercorriamo la storia del Muro di Berlino anche attraverso testimonianze; nel sito berlino.com, troviamo immagini della East side gallery (un tratto di muro ancora in piedi in Mühlenstrasse decorato da artisti di tutto il mondo) e del Memoriale del Muro, situato in Bernauer Strasse, che ospita, tra l’altro, un centro di documentazione inaugurato nel 1999, a dieci anni dalla caduta del Muro.


 DOC. 4C 

Sul sito della redazione ANSA (http://www.ansa.it) è consultabile la pagina Caduta del Muro di Berlino, 25 anni fa cambiava la storia – La capitale tedesca festeggia l’anniversario della caduta del confine che divise la città.
Nel 2014 si è festeggiato, con grande partecipazione di folla, il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro. Trovate documenti e filmati (scorrete in particolare i materiali nella colonna a sinistra) sia sulle celebrazioni che sulla storia del Muro.
In particolare segnaliamo i video:

  • Berlino festeggia 25 anni senza il Muro;
  • Muro Berlino, la sera che l’est riabbracciò l’ovest;
  • Muro Berlino, la città si sveglia divisa in due;
  • La Fotostory – Com’era il Muro di Berlino, tutti i numeri.

 DOC. 4D 

Attraverso la visione di alcuni video è possibile ripercorrere la storia del muro di Berlino, dalla sua costruzione nel 1961 all’abbattimento nel 1989. I video sono disponibili su YouTube.

 >> pagina 403 

Guida alla produzione

Compiuto il lavoro di documentazione, si tratta di organizzare le informazioni ricavate e sintetizzarle per la relazione/presentazione finale. L’argomento va suddiviso in modo coerente, evitando ripetizioni e predisponendo una scaletta o una mappa che evidenzi i collegamenti. È opportuno individuare anche del materiale iconografico corredato di didascalie, in quanto non è solo un “abbellimento”, ma è un vero e proprio documento storico.
Va scelto un titolo che dia un’idea chiara di quello che si tratterà. Si può scegliere anche un titolo a effetto, di tipo giornalistico, purché pertinente. Sia in una presentazione sia in un video o in un cartellone, all’inizio occorre indicare titolo, autori, contesto (scuola, classe, anno scolastico). Il lavoro deve comprendere sempre anche la citazione ordinata e completa delle fonti da cui si sono tratte informazioni (siano tratte da libri o da siti web).

Diario di bordo e scheda di autovalutazione

Il diario di bordo è lo strumento per documentare l’andamento dei lavori. Serve a ordinare e distribuire il lavoro nel tempo, tenendo conto della scadenza di consegna, a suddividerlo tra i componenti del gruppo, e a tenere sotto controllo i problemi.
La scheda di autovalutazione permette di testare il proprio lavoro svolto sulla base di elementi concreti e verificabili. Saper valutare il proprio lavoro è il primo passo per ottenere risultati migliori.
Ciò permette di analizzare quanto sia stata compresa ed esercitata correttamente ciascuna fase del lavoro.

DIARIO DI BORDO

Organizzazione e distribuzione del lavoro

Compito da svolgere/argomento

 

Caratteristiche del prodotto da realizzare (presentazione digitale, in un video o in cartelloni...)

 

Scadenza per la consegna

 

Composizione del gruppo di lavoro

 

Coordinatore

 

Suddivisione dei compiti

 

Fasi di lavoro

  Stadio di avanzamento dei lavori Problemi e soluzioni
Fase 1 documentazione    
Fase 2 selezione delle informazioni    
Fase 3 elaborazione dei materiali scritti    
Fase 4 selezione dei documenti iconografici con didascalie    
Fase 5 assemblaggio dei contenuti (in slide, video, cartellone)    
Fase 6 preparazione di intestazione, bibliografia, sitografia    
Fase 7 elaborazione del prodotto finale    
Fase 8 presentazione in classe    
Fase 9 autovalutazione e valutazione    

SCHEDA DI AUTOVALUTAZIONE

COMPETENZE

LIVELLO DI ACQUISIZIONE

  Ottimo (A) Buono (B) Sufficiente (C) Insufficiente (D)

Analisi di diversi tipi di fonti e testi, individuandone gli elementi essenziali

       

Individuazione, selezione e collegamento di dati tratti da documenti

       

Produzione di una ricerca, un percorso di studio di senso compiuto

       

Scelta e realizzazione di una comunicazione adatta all’argomento e alla situazione

       

Qualità estetica e comunicativa del prodotto

       

Terre, mari, idee - volume 2
Terre, mari, idee - volume 2
Da Roma imperiale all’anno Mille