Terre, mari, idee - volume 2

Unità 10 IL TARDOANTICO E L’ALTO MEDIOEVO >> Capitolo 28 – L’impero romano d’Oriente

La penisola italica diventa una provincia imperiale

L’arrivo dei Bizantini in Italia non significò comunque la ricostituzione dell’impero romano. La penisola divenne un esarcato (dal greco éxarchos, “comandante”, “governatore”), cioè una provincia imperiale, con capitale Ravenna. Anche gli abitanti di origine romana e di religione cattolica furono sottomessi come sudditi, passando dal dominio ostrogoto a quello di Bisanzio senza che la loro situazione vedesse un reale miglioramento. Al contrario, mentre il potere bizantino si rivelava autoritario come il precedente, vi era l’aggravante della crisi economica e sociale che, causata dalla guerra, aveva peggiorato le condizioni di vita della popolazione. La distruzione dei raccolti e i saccheggi compiuti dagli eserciti provocarono infatti una profonda crisi nelle campagne: le carestie portarono a una forte diminuzione della popolazione e aggravarono ulteriormente la situazione delle città, prive di rifornimenti alimentari. A tutto ciò, infine, si aggiunsero i nuovi tributi imposti dall’impero d’Oriente per recuperare le spese sostenute nella lunga guerra.

Il declino di Bisanzio e la ripresa delle invasioni

Alla sua morte, nel 565, Giustiniano lasciò un vasto impero ma il sogno di una riunificazione dell’impero e del Mediterraneo si rivelò vano, poiché in breve tempo i Bizantini persero gran parte dei territori che avevano conquistato in Occidente. Le guerre condotte durante la fase di espansione territoriale avevano infatti compromesso seriamente le finanze imperiali, senza per contro fornire le risorse economiche sperate. Inoltre, l’impiego dell’esercito in Occidente aveva lasciato sguarniti i confini orientali. Nel corso del VII secolo, nell’area balcanica, si susseguirono le invasioni degli Slavi, dei Gepidi e dei Bulgari, popoli nomadi di origine asiatica, mentre in Spagna i Visigoti cercarono di riconquistare le posizioni perdute. L’impero d’Oriente tornò a essere “bizantino” ma mantenne il possesso di alcuni territori strategici ai fini del controllo degli scambi commerciali, tra cui Sicilia, Sardegna, Corsica, Maiorca, Cipro, le isole dell’Egeo, mentre il fronte più fragile per l’impero bizantino si sarebbe subito rivelato quello italiano.

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Da Roma imperiale all’anno Mille