Al riparo dalle invasioni: l’espansione di Costantinopoli
A differenza dell’area occidentale, nella quale la vita economica era gravemente regredita, l’impero romano d’Oriente continuò a prosperare grazie ai traffici commerciali che collegavano le coste del Mediterraneo e l’Asia orientale con le sue grandi città, malgrado la pressione dei barbari e alcuni gravissimi episodi come la micidiale epidemia di peste all’epoca di Giustiniano. Alessandria d’Egitto, una sorta di capitale culturale, vedeva una forte attività artigianale e commerciale, grazie anche alla presenza di importanti comunità di Siriani, Ebrei e Greci; Damasco, in Siria, ed Efeso – sulle coste dell’Asia minore – erano a loro volta importanti centri di scambi commerciali; Antiochia raggiunse il suo momento di massimo sviluppo con duecentomila abitanti; ma soprattutto
Costantinopoli, nuova capitale dell’impero, conobbe uno sviluppo straordinario: essa arrivò a contare oltre un milione di abitanti, come Roma secoli prima, all’apogeo della sua potenza.
Dominando lo stretto del Bosforo (che collega l’Egeo e il mar Nero), la città si trovava in una posizione geografica molto favorevole: il tempo dimostrò che la scelta di Costantino di rendere la città una “nuova Roma” e di farne la capitale dell’impero era stata lungimirante, poiché Costantinopoli svolgeva un ruolo di collegamento fra il Mediterraneo e il mar Nero, snodo fondamentale di scambi. La flotta controllava inoltre tutte le rotte marittime mediterranee, attraverso le quali passavano i maggiori traffici, dal momento che i trasporti via terra erano costantemente minacciati dalle incursioni dei popoli germanici.
Le autorità imperiali garantirono il buon funzionamento dello Stato, sostenendo le attività artigianali e la produzione agricola. Di conseguenza, i commerci registrarono un’ulteriore espansione, in particolare attraverso gli scambi con il Lontano Oriente; da qui, nel VI secolo, i mercanti di Costantinopoli diffusero in patria la lavorazione della seta, fino ad allora sconosciuta al di fuori della Cina. Nacque così un fiorente artigianato di questo prezioso e ricercato tessuto.