Unità 10 IL TARDOANTICO E L’ALTO MEDIOEVO >> Capitolo 26 – La divisione dell’impero

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L’IMPERO DA COSTANTINO A TEODOSIO

L’ULTIMO PERIODO DELL’IMPERO

Teodosio, dopo aver sconfitto Magno Massimo ad Aquileia (388), diventa imperatore unico a Costantinopoli e sarà l’ultimo, perché le due parti dell’impero assumono fisionomie sempre più dissimili. L’impero del IV secolo è sottoposto a numerosi conflitti e ricorrenti crisi agricole e le sue due parti reagiscono diversamente alle sollecitazioni prodotte dalla crisi. Una delle questioni più importanti è la pressione ai confini occidentali delle popolazioni barbariche, pressione molto minore in Oriente. Qui l’imperatore Valente può infatti accordarsi con i Visigoti (376) e concedere loro di stabilirsi nella Mesia lungo il limes del basso corso del Danubio (attuali Serbia, Bulgaria, e parte della Romania). In Occidente invece già all’inizio del V secolo si muovono gli Svevi verso la Gallia e la Spagna e i Vandali attraversano l’impero e poi, da Cartagine, muoveranno su Roma. Anche i Visigoti, dopo esser penetrati nell’impero d’Oriente, spostano la loro minaccia, dopo aver sconfitto pesantemente Valente ad Adrianopoli (378), verso l’Occidente. Ciò causa un ulteriore aggravamento della crisi economica e sociale nella parte occidentale, lo spopolamento delle città e una generale decadenza, anche istituzionale, che condurrà alla fase finale dell’impero romano d’Occidente. Nel 379 Teodosio diventa imperatore ma la carica “imperiale” sembra ormai anacronistica: alla sua morte (395), l’impero viene diviso tra i due figli, Arcadio (impero d’Oriente con capitale Costantinopoli) e Onorio (impero d’Occidente con capitale Ravenna).

PER FISSARE I CONCETTI
  • Osserva la carta e segna quali confini sono più fragili dal punto di vista della capacità difensiva dell’impero, motivando la tua risposta.

Terre, mari, idee - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille