Unità 10 IL TARDOANTICO E L’ALTO MEDIOEVO >> Capitolo 26 – La divisione dell’impero

TESTIMONIANZE DELLA STORIA

«ABBIA FINE L’IDOLATRIA»: LA REPRESSIONE DEL PAGANESIMO

In questi brani del Codice teodosiano, una raccolta delle leggi degli imperatori romani che risale ai primi decenni del V secolo, sono descritti i provvedimenti emanati contro i pagani dopo l’editto di Tessalonica.

Abbia fine l’idolatria, si abolisca la demenza dei sacrifici. A chi, in violazione del presente decreto emesso dalla Nostra Clemenza, oserà celebrare sacrifici, sia inflitta la pena adeguata e una sentenza di immediata applicazione. [...] Se per caso qualcuno celebrerà sacrifici, sia abbattuto di spada vendicatrice. Decretiamo inoltre che le proprietà del giustiziato siano confiscate a favore del fisco e la stessa pena sia inflitta ai governatori delle province, se avranno trascurato di punire simili reati. […]
Nessun mortale commetta l’atto temerario di compiere sacrifici sì da ottenere un presagio. La tortura d’un terribile supplizio incomberà su coloro che, in violazione del nostro divieto, cercheranno di conoscere la verità su avvenimenti presenti o futuri. [...] Nessuno si accosti ai santuari, si aggiri attorno ai templi o contempli con reverenza immagini create da mano mortale, se non vuole diventare reo per le leggi divine e umane. [...] Coloro che sono contaminati dall’errore o meglio dal reato del rito pagano, vale a dire i pagani, non siano ammessi nell’esercito, né investiti dal titolo di amministratori o alti magistrati.


Codice teodosiano, 341-416

PER FISSARE I CONCETTI
  • I provvedimenti presi contro i pagani sono simili a quelli presi a suo tempo contro i cristiani?
  • Confronta il Codice teodosiano con l’editto di Costantino (▶ p. 117): quali differenze noti nelle norme stabilite dai due testi?

Terre, mari, idee - volume 2
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Da Roma imperiale all’anno Mille