Unità 1 LA TERRA E I PRIMI ESSERI UMANI >> Capitolo 2 – Il Neolitico e il passaggio all’agricoltura

TESTIMONIANZE DELLA STORIA

I PRIMI UOMINI INVENTANO IL LORO MONDO: L’ARTE RUPESTRE

Le pitture rupestri sono le più antiche forme di arte dell’umanità. Si tratta di dipinti, realizzati con pigmenti naturali, riprodotti sulle pareti nelle zone più profonde e inaccessibili delle caverne, difficili da raggiungere e da illuminare. Ciò lascia pensare che non erano concepiti per essere ammirati. Dipingere le pareti faceva forse parte delle pratiche magiche e religiose dedicate alle divinità della natura venerate nelle comunità paleolitiche, ma gli scopi e il significato di queste rappresentazioni restano ancora in gran parte un mistero.
Alcuni studiosi le pongono in relazione alla nascita del pensiero simbolico; altri interpretano le figure di animali come segni di un’appartenenza a un clan. È anche possibile che queste immagini avessero una funzione propiziatoria: raffigurando la cattura delle prede, gli esseri umani tentavano di imporre la propria volontà alle forze della natura per favorire l’esito positivo delle battute di caccia.
Ulteriori motivi per formulare domande, alle quali è difficile rispondere, sono l’indubbia abilità tecnica con la quale furono eseguiti tali dipinti e le condizioni tutt’altro che agevoli (si pensi solo alle asperità delle rocce sulle quali lavoravano gli “artisti”).

Cueva de las Manos, Patagonia, Argentina, 11 000-7500 a.C. ca.
Tadrart Acacus, Libia, 10 000 a.C. ca.

Grotte di Lascaux, Dordogna, Francia, 15 500 a.C.
PER FISSARE I CONCETTI
  • A quali finalità potrebbe rispondere la varietà dei dipinti rupestri trovati dagli archeologi?
  • In quali condizioni e con quali tecniche si dipingeva?
  • Come mai, a tuo giudizio, è pressoché assente la rappresentazione della vegetazione?
  • Quali tecniche di caccia emergono dalle immagini?

Terre, mari, idee - volume 1
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Dalla preistoria alla crisi di Roma repubblicana