Il valore della solidarietà
Pur approdando a una corrosiva e spietata denuncia di tutte le illusioni che l’intelletto fabbrica per ingannare gli individui, rendendoli inconsapevoli della loro reale condizione, il pessimismo di Leopardi non assume mai la valenza di sterile scetticismo, di sfiduciata diffidenza nei confronti del prossimo o di lamentosa recriminazione sul dolore umano. In una pagina dello Zibaldone (2 gennaio 1829), egli scrive: «La mia filosofia, non solo non è conducente alla misantropia, come può parere a chi la guarda superficialmente, e come molti l’accusano; ma di sua natura esclude la misantropia, di sua natura tende a sanare, a spegnere quel mal umore, quell’odio, non sistematico, ma pur vero odio, che tanti e tanti […] portano cordialmente a’ loro simili».