Al cuore della letteratura - Giacomo Leopardi

Giacomo Leopardi – L'opera: Canti

CONSONANZE
DISSONANZE

“Fare il verso” all’Infinito

La più segreta, complessa, ma anche la più limpida lirica leopardiana, L’infinito, ha sempre esercitato un notevole fascino su quanti l’hanno letta, e in particolare su quei finissimi lettori che sono i poeti. Gli echi di questa poesia misteriosa e suggestiva hanno acceso la fantasia di altri autori, che così hanno provato a omaggiarla attraverso la propria produzione. Non mancano però quanti hanno deciso di “giocare” con questo testo celeberrimo, attraverso parodie che sono comunque, in fondo, una forma particolare di omaggio.

Sebastiano Vassalli
Un’efficace mimesi volutamente rovesciata e condotta in una chiave attualizzante (al posto dell’ermo colle troviamo uno schermo televisivo…) è quella operata dallo scrittore Sebastiano Vassalli (1941-2015) in una poesia dal titolo Il finito.

« Sempre odioso mi fu quest’affollato
mio tempo, e questo schermo, che i fantasmi
degli umani e le voci in sé racchiude.
Ma ovunque io mi nasconda, il turbinìo
di vanamente fragorose imprese
m’insegue e mi raggiunge, né potrei
sottrarmi ad un destino che accomuna
me coi viventi. – E come invece è eterno
e in sé perfetto un sasso, a volte io quello
mi fingo d’esser nel pensiero, e in lui
finisco; e mi dimentico l’effimero,
e le vive stagioni, e quella morta
e assente, e il suo silenzio. Così annullo
l’ansia del tempo nella carne e nel vuoto
della ragione riempio e chiudo e sono. »

Giuseppe Zaccaria
Anche l’italianista Giuseppe Zaccaria (n. 1947) si è divertito a parafrasare Leopardi in un contesto contemporaneo, reinterpretando il modello in chiave prosaica e borghese. Il suo testo si intitola L’infinito, o della speculazione edilizia.

« Assai caro pagai quest’ermo colle
su cui feci la villa con piscina
campi da tennis golf e una panchina
addossata a una siepe che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. »

Al cuore della letteratura - Giacomo Leopardi
Al cuore della letteratura - Giacomo Leopardi