La militanza civile
Abbiamo visto come Leopardi partecipi attivamente alla discussione tra Classicisti e Romantici: un'esperienza, questa, che già permette di sfatare il luogo comune dell'isolamento culturale del poeta, passivo e individualistico spettatore del proprio tempo. Le pagine del Discorso di un italiano intorno alla poesia
romantica non rappresentano però soltanto una presa di posizione all'interno di un dibattito letterario; sono, invece, la spia di una passione ardente, etica e civile, che anima nel suo complesso la personalità di Leopardi.
Dagli appunti dello Zibaldone ai versi giovanili delle canzoni patriottiche fino al testamento spirituale contenuto nella
Ginestra (► T19, p. 862), egli resta legato con fermezza a un'idea nobile, morale e civile della letteratura come maestra di civiltà, a cui ancorarsi per difendersi dal conformismo e dalla manipolazione delle coscienze operati da una produzione culturale che appare ai suoi occhi ipocrita e illusoria nel veicolare facili entusiasmi di tipo progressista.