SCENA VIII
Ridolfo, poi Don Marzio.
RIDOLFO Spero un poco alla volta tirarlo in buona strada. Mi dirà qualcuno: perché
vuoi tu romperti il capo1 per un giovine che non è tuo parente, che non è niente
del tuo?2 E per questo? Non si può voler bene a un amico? Non si può far del
5 bene a una famiglia, verso la quale ho delle obbligazioni?3 Questo nostro mestiere
ha dell'ozio assai.4 Il tempo che avanza, molti l'impiegano o a giuocare, o
a dir male del prossimo. Io l'impiego a far del bene, se posso.
DON MARZIO Oh che bestia! Oh che bestia! Oh che asino!
RIDOLFO Con chi l'ha, signor Don Marzio?
10 DON MARZIO Senti, senti, Ridolfo, se vuoi ridere. Un medico vuol sostenere che l'acqua
calda sia più sana dell'acqua fredda.
RIDOLFO Ella non è di quest'opinione?
DON MARZIO L'acqua calda debilita lo stomaco.
RIDOLFO Certamente rilassa la fibra.
15 DON MARZIO Cos'è questa fibra?
RIDOLFO Ho sentito dire che nel nostro stomaco vi sono due fibre, quasi come due
nervi, dalle quali si macina il cibo, e quando queste fibre si rallentano si fa una
cattiva digestione.
DON MARZIO Sì signore, sì signore; l'acqua calda rilassa il ventricolo, e la sistole e
20 la
diastole non possono triturare il cibo.
RIDOLFO Come c'entra la sistole, e la diastole?
DON MARZIO Che cosa ne sai tu, tu che sei un somaro?
Sistole e
diastole sono i nomi
delle due fibre, che fanno la triturazione del cibo digestivo.5
RIDOLFO (Oh che spropositi! Altro che il mio Trappola!). (da
sé)
SCENA IX
25 Lisaura alla finestra, e detti.
DON MARZIO Ehi? L'amica della porta di dietro.6 (a
Ridolfo).
RIDOLFO Con sua licenza, vado a badare al caffè. (va nell'interno della bottega)
DON MARZIO Costui è un asino, vuol serrar7 presto la bottega. Servitor suo padrona
mia (a Lisaura, guardandola di
quando in quando col solito occhialetto)