Un letterato in una famiglia di scienziati
Italo Calvino nasce a Cuba nel 1923, nella cittadina di Santiago de Las Vegas, vicino a L’Avana, dove il padre Mario, un agronomo ligure di fama internazionale, e la madre Eva Mameli, una botanica sarda, seguono alcune sperimentazioni agronomiche.
Nel 1925 la famiglia rientra a Sanremo, città natale del padre, richiamato per dirigere la stazione sperimentale di floricoltura. «Della mia nascita d’oltremare», scriverà in seguito l’autore, «conservo solo un complicato dato anagrafico […], un certo bagaglio di memorie familiari, e il nome di battesimo che mia madre, prevedendo di farmi crescere in terra straniera, volle darmi perché non scordassi la patria degli avi, e che invece in patria risuona bellicosamente nazionalista».
Gli anni dell’adolescenza sono segnati dall’educazione laica, razionalista e di matrice
illuministica trasmessagli dai genitori, e da un rapporto intenso con la natura: quella attorno a Villa Meridiana, in cui la famiglia alloggia (introducendovi piante esotiche come l’avocado, la papaya, il pompelmo rosa), e quella dei boschi delle Prealpi liguri.