La vita contadina
Già in molti racconti dei Ventitre giorni della città di Alba si trovano ampi squarci della rappresentazione della vita contadina, ben nota a Fenoglio.
L’autore narra delle Langhe, il territorio collinoso del Piemonte meridionale che si estende fra i fiumi Bormida e Tanaro, una zona rurale in cui ancora nell’immediato dopoguerra le condizioni di vita erano così dure da poter essere accostate a quelle della campagna siciliana descritte da Verga, a causa della scarsa produttività e dell’eccessiva parcellizzazione dei fondi: chi possedeva terreni riusciva a stento a soddisfare le proprie esigenze materiali, e chi non ne possedeva doveva necessariamente andare a lavorare sotto padrone.