I contenuti tematici
L’annullarsi del tempo, al culmine di un assolato giorno estivo, è una situazione tipica di Alcyone, dove contribuisce a determinare la fusione tra l’uomo e il sensuale paesaggio tirrenico. Montale riprende questo motivo imprimendogli una forte torsione: al panismo subentra una sensazione di irrimediabile «disarmonia» trasposta in un luogo brullo e scosceso, teatro di un’amara meditazione sul significato della vita, paragonata a un insensato procedere lungo un invalicabile rovente muro d’orto (v. 2). La natura non si presta qui a un contatto sereno, ma rispecchia l’aridità dello spirito, quasi intorpidito nel suo monotono viaggio su terreni screpolati dal calore, coperti di pruni e sterpi (v. 3), circondati da calvi picchi (v. 12). La luminosità accecante si rifrange sulla superficie del mare, che scintilla in lontananza come un ristoro potenzialmente consolante, ma in realtà remoto e perciò intangibile.