Al cuore della letteratura - volume 6

Il primo Novecento – L'opera: L’allegria

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I contenuti tematici

Nove parole – la lunghezza di un epigramma* – esprimono la fragilità dell’essere: un’icastica folgorazione fissa la condizione di desolazione dell’umanità, separata dalla morte da uno scarto minimo, che può essere annullato da un momento all’altro. Non si tratta di uno stato contingente né privato: il si impersonale e il verbo al presente (v. 1) ne accentuano il carattere atemporale e universale.

La similitudine* presentata dalla poesia non costituisce una novità: la stessa immagine riferita alla precarietà del vivere è presente sin dalla Bibbia e da Omero per poi ritornare nei lirici greci (Mimnermo), fino a Virgilio («Quante nei boschi al primo freddo d’autunno / si staccano e cadono foglie», Eneide, VI, 309-310) e Dante («Come d’autunno si levan le foglie / l’una appresso de l’altra, fin che ’l ramo / vede a la terra tutte le sue spoglie», Inferno, III, 112-114), i quali vi ricorrono per indicare lo stato delle anime in attesa di entrare nell’oltretomba.

Le scelte stilistiche

Se la poesia si basa dunque su un topos* consolidato del repertorio letterario (quello della precarietà della vita), lo declina tuttavia con grande originalità. In particolare va segnalata l’inversione sintattica, che scompagina l’ordine delle parole. Al titolo (Soldati), che costituisce il primo termine del paragone, corrisponde, in posizione di rilievo specularmente opposta, il secondo termine, le foglie, isolato nel «versicolo» finale. Inoltre la scansione del testo – quattro versi invece dei due settenari* che sarebbero stati previsti in un’impostazione tradizionale (Si sta come d’autunno / sugli alberi le foglie) – conferisce al ritmo della lirica il movimento singhiozzante e affannoso tipico della poesia ungarettiana.

Questi accorgimenti metrici, insieme a quelli retorici (oltre all’enjambement* tra i vv. 1–2, va osservato che l’intero testo si regge su un iperbato*), suggeriscono l’idea di un rapporto metaforico tra il significato del testo (la fragilità umana) e la sua tessitura formale, così essenziale, solenne e al tempo stesso turbata.

      Verso le competenze

COMPRENDERE

1 Riferisci il significato letterale della poesia aggiungendo il soggetto e le cause della condizione descritta.

ANALIZZARE

2 In questo caso il poeta indica soltanto il mese, senza il giorno preciso. Per quale motivo, secondo te?

INTERPRETARE

3 Riscrivi la poesia nell’ordine sintattico convenzionale.

PRODURRE

4 La poesia è costruita sul topos letterario dell’autunno. Richiamandoti agli esempi fatti nell’analisi e alle tue conoscenze personali, metti in relazione questo motivo con la situazione in cui scrive Ungaretti (la guerra di massa, la presenza incombente della morte) in un testo argomentativo di circa 20 righe.

Al cuore della letteratura - volume 6
Al cuore della letteratura - volume 6
Dal Novecento a oggi