Il primo Novecento – L'autore

Italo Svevo

Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l’ultima volta

(La coscienza di Zeno)


Perché è un classico

Nato e vissuto a Trieste, città di confine e luogo d’incontro di culture differenti, Italo Svevo ha trasformato in una risorsa l’estraneità ai circoli intellettuali e alle mode letterarie del suo tempo. Questo colto autodidatta, descritto dalle biografie come un borghese dedito alla famiglia e agli affari, ha esplorato la sfuggente realtà della vita con ironica consapevolezza.
Insieme a quella di Pirandello, l’opera di Svevo si inserisce nella corrente del romanzo d’analisi europeo, che indaga con coraggio la malattia e la crisi che travolgono le certezze dell’uomo moderno, addentrandosi nella psicologia dei personaggi senza offrire rimedi o consolazione. Svevo non vuole riscattare gli individui dalle loro insicurezze, anzi, affila le armi della critica e dell’ironia, dando di essi un’immagine per nulla edificante. I lettori lo hanno ignorato a lungo, poco disposti a specchiarsi nelle sue pagine: esaminando sé stesso, Svevo ha messo a nudo impietosamente le contraddizioni e le mediocrità di ognuno di noi.

Al cuore della letteratura - volume 6
Al cuore della letteratura - volume 6
Dal Novecento a oggi