L’impegno civile
La raccolta Nel magma (1963) segna un cambiamento di direzione nella poesia di
Luzi. Per la prima volta l’autore affronta esplicitamente e in modo concreto la realtà contemporanea, calando quindi il proprio ruolo di poeta nel cuore delle cose e degli avvenimenti.
Il netto cambiamento stilistico – l’andamento narrativo, i versi lunghi, un lessico proprio della lingua parlata – testimonia un nuovo modo di poetare, improntato
alla concretezza. Per esempio, nella poesia intitolata Presso il Bisenzio, i personaggi – coloro che si sono “bruciati” nel fuoco della lotta – rimproverano al poeta di non aver partecipato alla Resistenza e di essersi estraniato dal dibattito politico successivo alla Liberazione. Luzi non nasconde profondi sensi di colpa per questo, e tenta di scusarsi: «È difficile spiegarti». Ma uno di loro lo incalza e sottopone a critica il suo lavoro di poeta: «guardati, guardati d’attorno. Mentre pensi / e accordi le sfere d’orologio della mente / sul moto dei pianeti per un presente eterno / che non è il nostro, che non è qui né ora, / volgiti e guarda il mondo come è divenuto». Il processo all’atteggiamento civile e politico dell’autore si configura per lui anche come un processo all’intera fase ermetica della sua poesia.