Il classicismo malinconico
Sulla fruizione odierna dell’opera letteraria di Carducci grava – per paradosso – il giudizio del critico a cui pure si deve la sua fortuna per una buona parte del Novecento: Benedetto Croce. Oltre alla passione etica e civile, Croce esaltava nel temperamento poetico di Carducci l’«integra umanità» e il rifiuto dei sentimenti cantati dai poeti decadenti, intrisi di ossessioni e voluttà. Nel poeta maremmano era possibile, secondo il critico, individuare gli antidoti alla «vaga fantasticheria» e alla morbosa ansia di trascendenza o di misticismo della poesia romantica: la sua tempra psicologica, robusta e immune da sterili abbandoni lacrimosi, doveva essere offerta alle giovani generazioni come un esempio carico di messaggi nobili e positivi.