Dolore e sentimento della morte nella fase “notturna”
Oltre all’immagine ufficiale, spettacolarizzata in miriadi di esposizioni eroiche e autocelebrative, d’Annunzio ha manifestato nella vita e nell’opera letteraria anche una più segreta e dolorosa interiorità, che compare – a prima vista stridente e insospettabile – tra le pieghe dell’uomo d’eccezione abituato a indossare esclusivamente gli abiti del vate, dell’eroe, dell’istrione. Questa componente della sua personalità emerge soprattutto durante la vecchiaia e nelle prose autobiografiche che la costellano, ma traspare anche prima, quando una traccia di nichilismo affiora nel vitalismo del superuomo (il tema della malattia e della morte si presenta, per esempio, in romanzi come Giovanni Episcopo e L’innocente).