Poetica del «fanciullino»
- lo sguardo del poeta è puro e ingenuo come quello del fanciullino
- il poeta-fanciullino guarda la realtà con stupore e meraviglia
- la lingua del poeta è pre-grammaticale come quella del fanciullino
- la poesia è intuitiva e alogica
- la natura della poesia è disinteressata
- la poesia instaura un rapporto magico con la realtà
Ideologia
- valore degli affetti famigliari, delle radici, delle tradizioni, del «nido»
- il poeta non deve adeguarsi al mondo ma può essere interprete del sentimento collettivo
- generico nazionalismo
- colonialismo umanitaristico
Opere
- Myricae
- Poemetti (poi suddivisi in Primi poemetti e Nuovi poemetti)
- Canti di Castelvecchio
- Poemi conviviali
- Poesia civile: Odi e inni, Le canzoni di re Enzio, Poemi italici
- Poesia in latino: Carmina (raccolta postuma)
- Produzione in prosa: Il fanciullino, Minerva oscura, Sotto il velame, La mirabile visione, La grande proletaria si è mossa
Myricae
- argomenti umili e quotidiani
- la natura come fonte di consolazione e di turbamento
- il «nido» come rifugio
- «rivoluzione stilistica»
Poemetti
- celebrazione della natura contro la realtà della civiltà industriale
- sperimentazione linguistica
Canti di Castelvecchio
motivi della memoria e del rapporto uomo-natura come fonte di riflessione esistenziale
Poemi conviviali
tema autobiografico dominante, con il continuo riaffiorare del ricordo dell’uccisione del padre
dolente rievocazione del passato