T15
L’assiuolo
In campagna, di notte, quando il cielo presenta quel chiarore che preannuncia il sorgere della luna, si ode il canto di un assiuolo, un uccello notturno simile alla civetta. Il suo verso, ossessivo e lamentoso, si carica di inquietanti suggestioni, unendosi a tutti gli altri echi naturali in un indecifrabile ma sinistro messaggio di morte. La lirica, uno dei vertici del simbolismo pascoliano, viene pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il Marzocco” e quindi inserita nello stesso anno nella quarta edizione di Myricae.
METRO Doppie quartine di novenari a rima alternata (ABAB, CDCD ecc.), tranne l’ultimo verso di ciascuna strofa, rappresentato dal monosillabo del verso dell’assiuolo (secondo altri, che vi vedono una dieresi, si tratterebbe invece di un bisillabo).