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La studiosa Beatrice Collina tratteggia le caratteristiche salienti della piazza.
La piazza è uno spazio reale. Slargo di una via, area non edificata di un agglomerato
urbano, spazio aperto e libero per eccellenza, costituisce il fulcro cittadino, tanto che
il centro e la piazza maggiore di una città spesso diventano sinonimi. La piazza è un
luogo che si adatta a essere riempito e interpretato in virtù della molteplicità delle
5 funzioni diverse alle quali può essere adibito. Di tutti i siti urbani è certamente quello
destinato a svolgere il maggiore numero di attività connesse alla cosa pubblica,
che si estendono al maggior numero di cittadini: è il più comune dei loca communia.1
Nella sua monumentalità la piazza rappresenta i valori più alti della civiltà,
perciò assume inevitabilmente la valenza di simbolo della comunità cittadina. A
10 partire dal Quattro-Cinquecento la piazza, insieme agli edifici che la circondano,
diventa l’emblema della città e la sua architettura un soggetto degno di essere rappresentato.
Se il palazzo è per metonimia il potere e le autorità politiche, la piazza
è sinonimo del popolo, dell’insieme eterogeneo di tutte le componenti sociali.
Fin dall’antichità il centro dell’organismo in cui si insedia la comunità è un
15 punto su cui si concentra una fitta rete di riflessioni filosofiche le quali elevano
l’umbilicus2 urbano a effigie dell’universo. Canale di comunicazione fra il basso e
l’alto, la sua collocazione, la stessa individuazione dell’area topografica sulla quale
troverà spazio sono sottoposte alle leggi dell’orientamento che lo inscrivono in un
ordine cosmico e che ne fanno un elemento di collegamento e di passaggio, un
20 prodotto e una fonte di armonia sociale, un condensato simbolico di quanto nel
passato e nel presente parli a favore dell’uomo e della vita organizzata.
Ma la piazza non è solo un luogo reale, o simbolico, o concettuale: essa è per
eccellenza anche un luogo “virtuale”. Il luogo virtuale più aperto, accessibile, eclettico
che si possa immaginare.
Beatrice Collina, Piazza, in AA.VV., Luoghi della letteratura italiana, Bruno Mondadori, Milano 2003