RIDOLFO Con questi dieci zecchini non vuol pagare il signor Don Marzio? Non si
vuol levar d’intorno codesto diavolo tormentatore?
EUGENIO Ha il pegno in mano, aspetterà.
RIDOLFO Così poco stima V. S. la sua riputazione? Si vuol lasciar malmenare dalla
25 lingua d’un chiacchierone? Da uno che fa servizio apposta per vantarsi d’averlo
fatto, e che non ha altro piacere che metter in discredito i galantuomini?
EUGENIO Dite bene, bisogna pagarlo. Ma ho io da restar senza denari? Quanto respiro
gli avete accordato al compratore?
RIDOLFO Di quanto avrebbe bisogno?
30 EUGENIO Che so io? Dieci, dodici zecchini.
RIDOLFO Servita subito. Questi son dieci zecchini, e quando viene il signor Don
Marzio, io recupererò gli orecchini.
EUGENIO Questi dieci zecchini, che mi date, di qual ragione s’intende che sieno?6
RIDOLFO Gli tenga, e non pensi altro. A suo tempo conteggeremo.7
35 EUGENIO Ma quando tireremo8 il resto del panno?
RIDOLFO La non ci pensi. Spenda quelli, e poi qualche cosa sarà; ma badi bene di
spenderli a dovere, di non gettarli.
EUGENIO Sì, amico, vi sono obbligato. Ricordatevi nel conto del panno tenervi la
vostra senseria.9
40 RIDOLFO Mi maraviglio; fo il caffettiere, e non fo il sensale.10 Se m’incomodo per
un padrone, per un amico, non pretendo di farlo per interesse. Ogni uomo è in
obbligo di aiutar l’altro quando può, ed io principalmente ho obbligo di farlo
con V. S., per gratitudine del bene che ho ricevuto dal suo signor padre. Mi chiamerò11
bastantemente ricompensato, se di questi danari, che onoratamente gli
45 ho procurati, se ne servirà per profitto della sua casa, per risarcire il suo decoro
e la sua estimazione.12
EUGENIO Voi siete un uomo molto proprio13 e civile; è peccato che facciate questo
mestiere; meritereste meglio stato,14 e fortuna maggiore.
RIDOLFO Io mi contento di quello che il cielo mi concede, e non iscambierei il mio
50 stato con tanti altri che hanno più apparenza, e meno sostanza. A me nel mio
grado non manca niente. Fo un mestiere onorato, un mestiere nell’ordine degli
artigiani, pulito, decoroso e civile. Un mestiere che, esercitato con buona maniera
e con riputazione, si rende grato15 a tutti gli ordini16 delle persone. Un mestiere
reso necessario al decoro delle città, alla salute degli uomini, e all’onesto
55 divertimento di chi ha bisogno di respirare.17 (entra in bottega)
EUGENIO Costui è un uomo di garbo: non vorrei però che qualcheduno dicesse che
è troppo dottore. Infatti per un caffettiere pare che dica troppo; ma in tutte le
professioni vi sono degli uomini di talento e di probità. Finalmente18 non parla
né di filosofia, né di matematica; parla da uomo di buon giudizio; e volesse il
60 cielo che io ne avessi tanto, quanto egli ne ha.