CORDELIA Mio buon signore, voi mi avete generata, mi avete allevata e mi avete amata:
ed io vi corrispondo di rimando7 con tutti quegli obblighi che si convengono
55 a una figlia, epperò8 vi obbedisco, vi amo, e vi onoro sopra tutti gli altri.
Perché han tolto9 marito le mie sorelle, dal momento che, come dicono esse
stesse, il loro amore è tutto per voi? Quand’io mi sposerò, se mai dovrà accadere,
quell’uomo la cui mano riceverà il pegno della mia fede10 avrà diritto a
toglier con sé metà del mio amore, e metà delle mie cure e dei miei doveri: e
60 certamente non avverrà ch’io mi mariti al modo che le mie sorelle, per serbare
tutt’intero l’amor mio soltanto a mio padre.
LEAR Hai messo davvero il tuo cuore, in quel che hai detto?
CORDELIA Sì, mio buon signore.
LEAR Tanto giovane e tanto, per contro, poco tenera?
65 CORDELIA Tanto giovane, mio signore, quanto sincera.
LEAR E così sia. Abbiti la sincerità per tutta dote! Che, per lo splendore sacro del
sole, per i misteri di Ecate11 e della notte, per l’influsso astrologico delle sfere12
grazie al quale noi esistiamo e cessiamo di esistere, io sconfesso in questo punto
ogni mia cura paterna, ogni vincolo ed ogni affinità di sangue con te, e a partire
70 da questo istante ti terrò per sempre straniera al mio cuore ed a me. Il barbaro
scita, ovvero colui che sazia la propria fame con la sua stessa progenie,13 potrà
vantare l’affetto del mio cuore, e potrà trovarvi e compassione e soccorso, quanto
ne troverai tu, che un tempo fosti mia figlia.
KENT14 Mio buon sovrano…
75 LEAR Zitto, Kent. Non venirti a mettere fra il drago e la sua furia.15 L’amavo sopra
ogni altra cosa, e mi pensavo di affidare il riposo dei miei ultimi giorni alle sue
cure amorose. Vattene via di qui, e sparisci per sempre dalla mia vista. Ch’io
possa ritrovare la mia pace soltanto nella tomba, per quant’è vero che qui tolgo
da lei il cuore e l’affetto di suo padre! Chiamate Francia! Suvvia, non si muove
80 nessuno? Chiamate Borgogna! Cornovaglia e Albania, s’incorpori l’ultimo terzo
alle doti delle mie due figliuole. Vada pure sposa all’orgoglio, ch’ella chiama
bensì semplice schiettezza. Investo voi due, unitamente, di tutta la mia autorità,
della mia sovranità e di tutte le ampie prerogative che s’adunano attorno al
capo del re. Durante il periodo d’un mese, eleggeremo la nostra dimora presso
85 ciascuno di voi, secondo un turno regolare, e riservandoci una scorta di cento
cavalieri che dovranno essere mantenuti da voi. Terremo per noi soltanto il
nome di re e tutti gli onori che a quel nome son dovuti: il comando, le rendite e
il disbrigo di tutto il resto, figli diletti, sia per voi. Ed a conferma di tutto questo,
dividete fra voi questa corona.
90 KENT Nobile Lear, ch’io sempre ebbi a onorare qual mio sovrano, ad amare come
un padre, a seguire come un padrone, ed a cui ebbi sempre a rivolgermi come a
un santo protettore nelle mie preci…16