Nella Commedia... e oltre

Nella Commedia... e oltre In primo piano La dottrina astrologica in Dante Brunetto dice a Dante Se tu segui tua stella, / non puoi fallire a glor oso porto (vv. 55-56). Questo è solo uno dei numerosi riferimenti all astrologia contenuti nella Divina Commedia: essi si richiamano al Trattato matematico, meglio noto con il titolo di Almagesto, scritto dall astronomo greco Claudio Tolomeo, vissuto ad Alessandria d Egitto nel II secolo d.C. Numerosi studiosi medievali, arabi ed europei, avevano nei secoli successivi corretto e accresciuto quest opera risolvendo una serie di problemi e dettagli teorici e proponendo una descrizione generale del moto dei pianeti nota come sistema tolemaico, secondo cui la Terra è il centro immobile dell universo. Intorno a essa si muovono nove sfere cristalline , fatte di una materia solida ma trasparente, in ciascuna delle quali si trovano come incastonati i sette pianeti, il cielo delle Stelle fisse dove appunto si trovano le stelle vere e proprie, talmente lontane dalla Terra da sembrare immobili e quindi dette fisse in opposizione ai pianeti (dal greco planetai ovvero viaggiatori, pellegrini appunto perché in movimento nel cielo) e il Primo mobile, il cielo che, trovandosi più vicino a Dio, è animato dal più vivo desiderio di lui e quindi, muovendosi più velocemente degli altri, trasmette il moto al resto dell universo. Infine c è l Empireo, la dimora di Dio che, secondo la dottrina aristotelica, non è solamente assoluto e puro pensiero, ma anche il motore immobile dell universo, ovvero l energia che mette in moto tutto ciò che esiste. Il Creatore, tuttavia, non emana direttamente nel creato la sua energia vitale, ma si serve di intelligenze angeliche, I viaggi letterari Andreas Cellarius, Il sistema tolemaico, 1660. ovvero gli angeli. Nel sistema dantesco, quindi, essi non vanno immaginati semplicemente come delle figure alte, bionde e con le ali (secondo l iconografia che pure Dante rispetta), ma in senso teologico-filosofico come emanazioni della divinità, puri segmenti di puro pensiero. In questa maniera i cieli ricevono, grazie agli angeli, l energia divina filtrata e la indirizzano sulla Terra. Ciò significa che nascere sotto una certa influenza dei pianeti e delle stelle condiziona in effetti carattere e attitudini: per questo il tema natale astrologico è indicatore affidabile delle tendenze di un uomo. Ciò non significa però che gli esseri umani siano determinati nel loro destino dalle stelle: queste si limitano a indirizzare ciascuno verso un certo tipo di vita. Scegliere il bene e il male rimane poi affidato al libero arbitrio di ciascuno, come spiega Marco Lombardo nel XVI canto del Purgatorio. T.S. Eliot e l incontro con il vecchio maestro La profonda passione della poesia inglese del XX secolo per Dante ha trovato spunto anche dall episodio dell incontro tra il poeta e il suo maestro Brunetto Latini. Nella quarta sezione, intitolata Little Gidding (1942), nella raccolta Quattro quartetti, Thomas Stearns Eliot racconta di una terra devastata dalle bombe: Nell ora incerta prima del mattino / quasi alla fine d una notte interminabile / alla fine ricorrente di ciò che non finisce / dopo che l oscura colomba con la lingua sfavillante / era passata sotto l orizzonte ritornando a casa / mentre le foglie morte ancora tintinnavano come lattine / sull asfalto dove non c era un suono / per i tre quartieri da dove si alzava il fumo. Se si comprende che l oscura colomba con la lingua sfavillante è uno degli Heinkel, gli aerei da guerra tedeschi che bombardarono Londra durante la Seconda Guerra Mondiale, si capisce lo scenario di distruzione che il poeta sta narrando. Eliot spiega che la guerra è il frutto della follia degli uomini che si sono allontanati dalla ragione e dalla religione per seguire ciecamente il proprio delirio di onnipotenza. L unica risposta alla guerra è dunque il recupero della saggezza, dell educazione, della cultura; a spiegare al poeta che questa è la strada sarà un maestro defunto: Io incontrai un tale che camminava di fretta [...] e come fissai lo sguardo sul suo volto chinato verso il basso [...] riconobbi all improvviso l immagine di un qualche maestro defunto / che io avevo conosciuto, dimenticato, mezzo ricordato nell aspetto marrone bruciato riconobbi / gli occhi di un fantasma familiare e composto... Cosa? Tu sei qui? . La rielaborazione dell incontro di Dante con Brunetto Latini è davvero vistosa: sotto la pioggia di fuoco delle bombe (piovean di foco dilatate falde: XIV 29), il poeta incontra un maestro defunto (incontrammo d anime una schiera), dal volto «marrone bruciato ( l viso abbrusciato), che fissa per riconoscere (ficcai l occhi per lo suo cotto aspetto), al quale domanda «tu sei qui? (Siete voi qui, ser Brunetto?). 93

Antologia della Divina Commedia
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