Verso le competenze

Divina Commedia do si rivolge a Virgilio, Dante-personaggio si esprime con il poliptoto* cred o ch ei credette ch io credesse (v. 25). Quando poi parla Pier delle Vigne si raggiunge il culmine dell altezza retorica, con l impiego di chiasmo* (Uomini fummo, e or siam fatti sterpi, v. 37; ingiusto fece me contra me giusto, v. 72), metafore* (le chia- vi che aprono e chiudono il cuore di Federico II, vv. 58-61, l invidia presentata come meretrice, v. 64; i rami spezzati come fenestra del dolore dei dannati, v. 102), dislocazioni* a sinistra (fede portai, v. 62), poliptoto* (infiammò... nfiammati infiammar, vv. 67-68) e di un lessico aulico (glor oso offizio, v. 62). Verso le competenze COMPRENDERE 1. Come si chiamano le creature mostruose che si trovano sopra gli alberi della selva in cui Dante e Virgilio entrano all inizio del canto? 2. Che cosa succede quando Dante, su invito di Virgilio, spezza un ramo di uno degli alberi della selva? Perché Virgilio non spiega subito quello che sarebbe accaduto? 3. Il personaggio principale del canto è Pier delle Vigne: spiega chi era e quale fu la sua vicenda. 4. Perché le anime dei suicidi, a differenza degli altri dannati, dopo il Giudizio universale non rivestiranno i loro corpi resuscitati ma li appenderanno ai rami del loro corpo vegetale? ANALIZZARE 5. Rileggi questi versi (vv. 67-68) e indica la categoria grammaticale del termine nfiammati? infiammò contra me li animi tutti; e li nfiammati infiammar sì Augusto, A B Aggettivo. Participio presente. C D Participio passato sostantivato. Sostantivo. 6. Rileggi questa terzina (vv. 4-6) individuando le figure retoriche che vi compaiono. Non fronda verde, ma di color fosco; non rami schietti, ma nodosi e nvolti; non pomi v eran, ma stecchi con tòsco. a) Tutti e tre i versi cominciano con la parola non. Si tratta di una: A metafora. B similitudine. C anafora. b) I tre versi hanno la stessa struttura: avverbio di negazione non + sostantivo e aggettivo (nell ultimo caso sostantivo e verbo) + avverbio avversativo ma. Si tratta di: A un isocolo. B un chiasmo. C una dislocazione a destra. INTERPRETARE 7. La cultura medievale vedeva in Severino Boezio un grande esempio di letterato e politico ingiustamente condannato, che aveva accettato umilmente il suo tragico destino. Confronta la sua vicenda (cercando, se necessario, altre informazioni su questa figura, oltre a quelle contenute in Dentro il testo ) con quella di Pier delle Vigne, e rifletti sul perché il primo sia considerato da Dante un modello positivo e il secondo un peccatore. 8. Non è la prima volta che Dante incontra dei dannati verso i quali prova un sentimento di rispetto e ammirazione, come avviene nel canto XIII con Pier delle Vigne: pensa per esempio a Francesca da Rimini (canto V) e a Farinata degli Uberti (canto X). Confronta queste tre figure e individua per ciascuna di esse gli aspetti che il poeta ammira e quelli che invece condanna. 82

Antologia della Divina Commedia
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